QUALIANO. Strade dissestate, strutture sportive lasciate all’incuria, il progetto di un parco cittadino mai del tutto decollato. Questi sono solo alcuni aspetti del degrado urbanistico a cui sta andando incontro il comune di Qualiano. Ovviamente quello che tutti si aspettano è un progetto serio, che finalmente possa monitorare e tenere sotto controllo quella che dovrebbe essere ordinaria amministrazione per un comune, come la manutenzione delle proprie strutture e che, inevitabilmente nella nel nostro hinterland, si trasforma nel più difficile dei compiti.
STRADE DISSESTATE.Una vera e propria emergenza quella che si registra per lo stato delle nostre arterie cittadine. Auto danneggiate, ruote squarciate e in un caso estremo anche la morte accidentale di un giovane. Questo purtroppo il cliché che si ripropone troppo spesso per via Riparia, come per la Circumvallazione Esterna, via S.Maria a Cubito e Via Campana, i maggiori assi viari che attraversano Qualiano. I residenti hanno cercato più volte di presentare esposti alle autorità competenti. Ma il destinatario di queste lamentele, e cioè l’amministrazione comunale, è quasi sempre in ritardo nell’ apportare le necessarie migliorie. Per una corretta manutenzione, non serve certo il continuo “rattoppo” delle buche con le continue badilate di bitume, ma è necessaria il rifacimento completo delle carreggiate. Per fare cioè è importante destinare maggiori fondi nel bilancio.
Uno degli esempi è la situazione che interessa via Ripuaria e la Circumvallazione Esterna. Da diversi anni è in corso una diatriba tra Comune e Provincia per stabilire l’assegnazione di entrambe le strade. Per quanto concerne via Ripuaria,, la Provincia sostiene di averla ceduta da tempo al Comune. A conti fatti, però, gli adempimenti che avrebbero dovuto determinarne la proprietà non hanno mai trovato esecuzione.
Intanto il Comune di Qualiano continua ad asfaltarne piccole porzioni ed a tappare le buche che ritiene possano causare maggiori disagi. Così “rammendata”, la strada , assume i contorni di una pista da slalom gigante, con tanto di ostacoli durante il percorso. In sospeso è pure lo sbocco che,lasciato a marcire , dovrebbe congiungersi con la Circumvallazione. Lo svincolo non è mai stato aperto. L’amministrazione sta vagliando l’ipotesi di riprenderne i lavori. Ma l’errata realizzazione del fondo stradale, ha portato, nel corso degli anni, a notevoli infiltrazioni d’acqua e a gravi problemi di carattere fognario. Per la Circumvallazione, invece, la risoluzione del problema sembrerebbe più vicina. Dieci anni fa, nel corso della perimetrazione del centro abitato, i politici di allora stabilirono che la strada extraurbana dovesse essere di appartenenza dei rispettivi comuni che essa attraversava.
Inutile sottolineare che ancora oggi è in corso una causa per decretarne la proprietà.
Attualmente appartenente alla Provincia, la Circumvallazione Esterna, comporta un onere troppo gravoso perché l’Ente locale ne accetti serenamente la tutela.
Nell’attesa del completamento dell’iter burocratico-amministrativo, possiamo solo augurarci che non abbiano a ripetersi gli spiacevoli eventi che siamo stati costretti a vivere non molto tempo fa.
PARCO DEL PONTE SURRIENTO. Quello che doveva essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione, per dare a Qualiano un area verde attrezzata si è trasformato nell’ennesimo progetto mai definitivamente decollato. La storia del nostro unico monumento ha subito alterne vicende. Voluto nel 1850 dal re Ferdinando II dopo aver risistemato via Campana per renderla strada provinciale, servì a scavalcare l’Alveo dei Camaldoli. A tre campate, di tufo giallo e trachite, doveva favorire i collegamenti fra l’agro giuglianese e il porto di Pozzuoli. Nonostante il notevole valore storico vige ora in uno stato limbatico di semi-abbandono.
Circa un decennio fa il corso d’acqua che scorreva al di sotto del ponte fu completamente prosciugato. Bonificato l’area, è stato realizzato un ampio giardino: Il “Parco Surriento”, che voleva proporsi quale polmone verde. Contrariamente alle aspettative, fino ad oggi il parco non è stato ancora reso fruibile. Funge ora da deposito dei materiali più disparati. Tra gli alberi e le palme che contornano il giardino, più che panchine e giostre, trovano posto vestiti dimessi,materassi inutilizzati e rifiuti vari.
L’amministrazione comunale, però sta portando avanti il progetto che prevede, per l’ex Alveo dei Camaldoli, la costruzione di una nuova villa comunale con un parco giochi e la realizzazione di una pista ciclabile. Sebbene siano già stati stanziati i fondi necessari per l’attuazione del progetto di rivalutazione del sito, i lavori tardano ad iniziare.
Intanto lo cooperativa sociale Helios assicura, per quello che può, la costante pulizia del giardinetto, abbandonato all’incuria, nell’attesa di una rapida e mirata riqualificazione di quello che può, a ragione, essere definita un’area di interesse storico-naturalistico da tutelare.
STRUTTURE SPORTIVE. Altro tasto dolente è senza dubbio lo stato delle strutture sportive. Lo stadio comunale e i campetti da tennis. Per quanto riguarda il primo, ne parliamo ampiamente nella pagina sportiva, mentre vogliamo soffermarci ora su quelli che dovevano essere i due campi da tennis pubblici.
Il piccolo complesso con campi e spogliatoi annessi, completava alle spalle dello stadio “S.Stefano” l’area destinata allo sviluppo delle infrastrutture sportive . È bastato qualche mese perché dai campi, ancor prima che venissero aperti al pubblico, fossero divelte le porte degli spogliatoi e fosse devastato il terreno. Dopo poco furono portati via i servizi igienici, le luci,i materiali sportivi. La possibilità di individuare il colpevole, se non la si vuol definire folle, era di sicuro utopica. Gli atti di vandalismo sono continuati fino a rendere completamente inagibile il campo.
Probabilmente l’Amministrazione locale avrebbe dovuto assicurare un custode alla neo-struttura, che abbandonata a se stessa ha subito le scorribande dei teppisti di turno.
Del resto, analoga sorte hanno subito tante strutture del nostro circondario come il palazzetto dello sport di Giugliano
Ad oggi è in atto un progetto per la rivalutazione dei campi da tennis. E’ prevista innanzitutto la sistemazione degli impianti e degli spogliatoi. Verrà poi realizzata una tendostruttura con funzionalità bivalente del campo:oltre all’uso primario di campo da tennis, la struttura verrà dotata di strumenti e pavimentazione per la pallacanestro.
La Regione ha già finanziato il progetto. L’Amministrazione comunale, per dare avvio ai lavori, attende il pagamento dell’importo definito. Al termine sarà possibile restituire alla popolazione la fruibilità di tali risorse.