GIUGLIANO. Scuole chiuse per tre giorni a causa della mancanza d’acqua. La sospensione idrica, prevista dalle 8 di questa mattina fino alla stessa ora del 15 febbraio, è necessaria per fare spazio agli interventi sulla tratta ferroviaria Piscinola – Secondigliano, della metropolitana collinare. Restano aperte le scuole private. Continueranno le attività anche all’ospedale San Giuliano e negli altri presidi sanitari, tutti attrezzati con serbatoi d’acqua. Se le scorte non dovessero bastare – avvisano al Comune – si provvederà con rifornimenti speciali attraverso i mezzi dei vigili del fuoco. E se a Giugliano lo stop è «provocato», a Marano l’acqua continua a mancare a causa della rottura di una condotta per la frana ai Camaldoli. La situazione, però, pare stia migliorando nelle ultime ore, anche a Napoli. Secondo quanto si è appreso dall’Arin, l’azienda che gestisce il servizio idrico nel capoluogo, qualche difficoltà viene segnalata ancora ai Camaldoli ed a Chiaiano mentre nella zona ospedaliera si va verso la normalizzazione. Per riparare i danni squadre di operai dell’Arin hanno lavorato ininterrottamente giorno e notte. La rottura delle condotte di alimentazione al serbatoio ha causato notevoli disagi ai cittadini – circa centomila persone – i vigili del fuoco hanno provveduto ad approvvigionare anche gli ospedali “Cardarelli”, il più grande presidio sanitario del Mezzogiorno e Policlinico della università “Federico II”.
Dall’Arin arriva un comunicato stampa. “Agli utenti – sottolineano – raccomandiamo di evitare inutili scorte. Il danno è stato riparato e nuovi approvvigionamenti non sono giustificati anzi provocano un calo della pressione che crea difficoltà ai piani alti degli edifici”. Sempre secondo quanto si apprende dall’Arin, il danno alle due condutture è stato riparato nella notte. La ripresa dell’erogazione è avvenuta questa mattina intorno alle otto. In alcune zone della città – soprattutto quelle a ridosso dei Camaldoli – per tutta la mattinata, autobotti dei vigili del fuoco hanno continuato a distribuire acqua potabile.