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C’era una volta la villa comunale di Sant’Antimo. Giostrine rotte e pericolanti, la protesta dei cittadini

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Giostrine rotte e pericolanti all’interno della villa comunale. È quanto denunciano alcuni cittadini che hanno immortalato la condizione decadente delle giostre, inaccessibili per quei bambini che vorrebbero passare qualche ora di svago.
Altalene divelte o senza i necessari assi di sostegno, cavallucci inclinati e perciò inutilizzabili, pavimentazione in parte divelta che rischia di ferire o far inciampare grandi e piccini, sono il quadro desolante cui s’assiste ogni giorno nel polmone verde cittadino e che oramai va avanti da tanto tempo, senza però vi siano stati, almeno sino a questo momento, interventi riparatori. In proposito, i cittadini affermano: «È uno scempio quanto accade. In città fanno lavori inutili, con spese inutili, come allargare i marciapiedi e stringere le strade. Per la comunità invece, non viene prodotto nulla. Queste giostre sono dei relitti inagibili e pericolosi per i bambini, che rischiano davvero di farsi del male».
E stando così le cose, ogni genitore pone rimedio come può. «I nostri figli li portiamo sempre nella villa, ma ci attrezziamo con giochi portati da casa oppure li portano nella giostrine fuori alla villetta oppure nelle città adiacenti che hanno parchi più attrezzati e controllati». Diverse le polemiche sulla villa comunale, in special modo da riferirsi ai lavori inseriti nel progetto Jessica per la costruzione di un nuovo parcheggio sotterraneo deciso, attingendo ai fondi comunitari, dall’amministrazione comunale uscente di Francesco Piemonte. Al contrario, il progetto in questione è inviso da buona parte delle opposizioni o delle forze politiche che avversano il centrodestra attualmente il governo cittadino.

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