venerdì, Luglio 18, 2025
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Dura protesta all’esterno del Collana: «Lo stadio va riaperto». Ed Intanto Ferrara e Cannavaro…

Società sportive, associazioni e semplici cittadini hanno sfilato questa mattina in corteo tra le strade del quartiere Vomero per richiedere l’immediata apertura dello stadio Collana, chiuso dal 25 gennaio scorso su decisione della Regione Campania, proprietaria dell’impianto, a seguito del stop del Consiglio di Stato all’affidamento ad un consorzio di associazioni sportive tramite bando di gara. Lo storico impianto di piazza Quattro Giornate, sino a qualche mese fa gestito come da decenni avveniva dal Comune di Napoli, ospita allenamenti e gare di numerosi atleti impegnati nelle più disparate discipline, dal calcio all’atletica, passando per la scherma e la ginnastica artistica. Non solo: tra le varie attività, anche quelle dedicate ai diversamente abili. Il Collana necessita di interventi manutentivi e strutturali capaci, fra le altre cose, di rendere presentabile l’impianto per le Universiadi che si terranno a Napoli nel 2019. Sempre il Consiglio di Stato, il prossimo 27 luglio, è chiamato ad esprimersi in merito alla opportunità che la Regione Campania bandisca una nuova gara per l’affidamento del Collana o se, al contrario, potrà essere presa come riferimento la graduatoria della vecchia gara regionale. In questo caso, a spuntarla potrebbe essere la società sportiva facente riferimento a Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara che è arrivata seconda nella gara già espletata e che dunque subentrerebbe al consorzio che in realtà mai è entrato in possesso delle chiavi del Collana. Il corteo, partito dall’esterno del Collana, si è concluso poi in piazza Vanvitelli dove i giovani si sono prodigati in esibizioni sportive di vario genere.

«Auspichiamo vivamente – le parole degli organizzatori della manifestazione di oggi – che l’intendimento della Regione Campania non sia quello di attendere l’udienza del ricorso per ottemperanza previsto per il 27 luglio, per poi attenderne l’esito presumibilmente intorno ad ottobre-novembre». Ciò «equivarrebbe ad una condanna a morte per tutte le società» che hanno operato al Collana sino a due mesi fa e che ora chiedono una riapertura ad horas. «Non si possono lasciare a casa settemila persone, operatori senza lavoro ed un impianto già strutturalmente compromesso in attesa che degradi ulteriormente». Comune di Napoli e Regione Campania restano nel mirino. A riprova di ciò, la sottolineatura dello «spirito apartitico e apolitico dell’iniziativa pubblica». Esemplificative del disagio che vivono gli sportivi per la chiusura del Collana la storia di Valerio Cuomo, campione di scherma che rappresenterà la prossima settimana l’Italia under 20 ai campionati mondiali. «Non è una competizione da poco e ci vuole una preparazione di un certo tipo. Da gennaio non posso allenarmi al Collana. Io sono primo nel ranking mondiale della mia categoria, ma in queste condizioni rischio di non mantenere quella posizione perché la palestra nella quale solitamente mi preparo è inaccessibile. Ora mi sto allenando a Formia, fuori dalla mia città. E questo mi dispiace enormemente».