La droga che arrivava in Campania dalla Spagna e dall’Olanda attraverso i corrieri Nord Africani (tunisini e nigeriani) veniva chiamata in codice:”scarpe”, “americano”, “roba” e “macchine”. Le due organizzazioni sgominate ieri dai carabinieri con 19 arresti aveva come riferimenti due terminali italiani che piazzavano la droga ovvero Carmine De Rosa, cinquantaquattro anni di Sant’Antimo legato al clan Amato-Pagano, e Diego Colurcio, 31 anni esponente della Vinella-Grassi già coinvolto nell’inchiesta del maggio scorso sulle partite truccate del campionato di serie B di due anni fa.
Due anni di indagini hanno portato alla scoperta di un lucroso traffico di droga gestito dai corrieri Nord Africani. L’operazione si è articolata tra Sessa Aurunca, Lusciano, Trentola Ducenta, Castel Volturno, Gricignano d’Averla, Benevento, Napoli, Sant’Antimo, Anzio, Perugia, Siena, San Giuliano Terme. Sette persone sono state sorprese in flagranza di reato. Sono stati sequestrati cinque chili di eroina, cento grammi di cocaina oltre a novemila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio della droga – scrive Cronache della Campania – Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ma il fatto che la droga veniva tagliata con il cacao ha creato non pochi problemi all’organizzazione. Dalle intercettazioni telefoniche allegate all’ordinanza di custodia cautelare emerge chiaro il quadro delle difficoltà.
Uno dei corrieri, si chiama Innocent Jeff Okwudiri, uno dei capi dell’organizzazione, e gli spiega che si trova a Roma dove c’è un acquirente che contesta la qualità del prodotto e che non vuole pagarlo. Al telefono l’uomo in italiano dice in modo alterato: “Non voglio rimetterci altri soldi per colpa tua e rischiare la vita. Gli acquirenti sono disposti anche a uccidere chi mette in commercio questa roba. Faccio questo mestiere da molti anni e so riconoscere un prodotto alterato. Questa roba che mi hai inviato è stato mischiato con il cacao e sta facendo sentire male la gente». L’acquirente dice che gli rimanderà indietro la droga perché così come è non si può vendere.