sabato, Luglio 19, 2025
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L’accordo tra gli Amato-Pagano e la Vanella Grassi fu sancito a Casavatore a casa del boss Ferone: ecco cosa accadde

L’accordo tra gli Amato-Pagano e la Vanella Grassi fu siglato grazie alla mediazione di Giovanni Illiano e ai pizzini inviati dal carcere da Lello Amato jr e poi grazie ad un summit tenutosi a Casavatore a casa della figlia del boss Ernesto Ferone a cui parteciparono Rosaria Pagano in
prima persona e gli esponenti di punta della Vanella Grassi e delle altre famiglia di Secondigliano. Ha raccontato Rosario Guarino: «Per quanto riguarda Rosaria Pagano, voglio dire di aver avuto un rapporto diretto con la donna a casa di Ernesto Ferone, capo zona di Cavavatore, già sottogruppo AmatoPagano, ma all’epoca dell’incontro, nostro alleato….questo incontro si tenne due giorni dopo la morte di Rosario Tiripicchio , avvenuta. mi sembra i primi giorni di gennaio del 2012 prima della morte di Raffaele Stanchi. L’incontro ci venne proposto da Rosaria Pagano, per il tramite di una persona di fiducia degli AmatoPagano, che abitava nella 33 a Scampia… Io sono andato con Antonio Leonardi, Giuseppe Montanera (per gli Abete), presente Ernesto Ferone (eravamo a casa di sua figlia), per gli Abbinanate, c ‘erano Pasquale Riccio. detto ‘o pallus e Arcangelo Abbinante, figlio di Antonio. Rosaria Pagano, che venne sola, ci disse se volevamo che i rapporti con gli Amato-Pagano fossero tenuti dal genero, il Polacco, (Gennaro De Cicco marito della figlia Debora) giustificando la cosa con lo stato di latitanza del nipote Mariano Riccio. La risposta la diede Antonio Leonardi il quale disse che per noi non aveva importanza con chi parlavamo del clan Amato-Pagano, l ‘importante è che il clan si comportasse bene: cosa che in quel periodo non avveniva perché ci
rifornivano di poca cocaina. Poi Rosaria Pagano disse, riferendosi a Tiripicchio, “hai visto
Ernesto, qua ci uccidono la gente e non sappiamo chi è, mo quel ragazzo di Rosario (Tiripicchio
ndr) che male aveva fatto”. Noi dicemmo che se voleva potevamo indagare, ma la donna sapeva
benissimo che quella morte era stata voluta dalle 5 famiglie di Secondigliano, invero la decisione era stata solo degli Abbinante. Le uniche volte che ho ancora visto Rosaria Pagano è stato in carcere a Secondigliano, quando veniva a fare visita al genero Daniele Dagnese. Voglio solo chiarire una cosa, la prima volta che ho parlato con Illiano dopo la spaccatura del 2011 è stato allo chalet a Mergellina, nell’occasione gli dissi Mianella a casa di Carlo Matuozzo, affiliato alla Vinella, cosa che è avvenuta. In altre occasioni ci siamo incontrati a casa di mio cugino Luciano Errichelli. detto “polpetta”, che è il suocero di Illiano».