venerdì, Luglio 18, 2025
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QUALIANO ALLE URNE: SFIDA TRA COGNATI PER LA POLTRONA DI PRIMO CITTADINO

Una sfida tra cognati. Le elezioni amministrative in programma per il 28 e 29 maggio prossimo si giocheranno in famiglia. A contendersi la «fascia tricolore» – dopo gli otto anni di amministrazione Schiano – saranno l’ex sindaco ed ex consigliere provinciale Pasquale Galdiero e il cognato Mario Cacciapuoti, anche lui sindaco di Qualiano tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Fuori dal coro Ds e Margherita, che punteranno su Luigi Mancino, e il cartello formato da Prc, Verdi e Pdci che esprimerà verosimilmente un proprio candidato.
Una sfida a quattro, dunque. Ma a competere realmente – in una cittadina dove la Cdl conquista oltre il 56% dei consensi alle politiche – saranno Galdiero e Cacciapuoti. Da sempre alleati, entrambi cresciuti nelle fila della Dc, i due cognati (la moglie di Galdiero è la sorella di Cacciapuoti) stanno lavorando a due progetti «alternativi». Da un lato gli eredi dell’amministrazione Schiano (il sindaco uscente ha fortemente scommesso su Cacciapuoti), dall’altro gli esponenti del centro e della destra che si dicono «delusi» dell’ultima gestione del Comune.


A sponsorizzare Galdiero –61 anni, già sindaco di Qualiano dal ’93 al ’97 e consigliere provinciale Udc dal 2004 al 2005 – è l’associazione politico-culturale «Unione Civica per Qualiano». L’ex primo cittadino potrà contare sull’appoggio dell’Udeur di Antonio Castaldo e Raffaele De Leonardis, del Nuovo Psi di Biagio Giocondo, della lista civica «Forza e libertà» di Ludovico De Luca (ex presidente del Consiglio comunale, in quota Forza Italia), di «Rinascita democratica» (il locale club di Fi nato da una scissione interna agli azzurri e a cui aderiscono gli ex consiglieri Stefano Castellano, Marco Catuogno, Davide Morgera, Francesco Odierno e l’ex assessore Domenico Di Domenico). L’accordo tra le forze politiche è stato siglato solo pochi giorni fa, ma non si esclude l’adesione di nuovi soggetti (tra questi, i socialisti di Luigi Mauriello).


Con Mario Cacciapuoti – 58 anni, sindaco dall’87 al ’90 e dal ’91 al ’93 – c’è invece una parte di Forza Italia (vicina al sindaco uscente Michele Schiano di Visconti e agli ex assessori Giovanni Palma e Pasquale Franzese), una corrente dell’Udc (vicina all’ex assessore Donato Marrazzo), una parte di An (facente capo all’ex capogruppo Santolo Licciardiello, all’ex consigliere Vincenzo D’Alterio e al commissario Gennaro Tafuti) e il partito della Mussolini, Alternativa sociale.


Il nome di Cacciapuoti non è piaciuto allo «stato maggiore» di An (con gli ex assessori Salvatore Onofaro e Marianna Zara e gli ex consiglieri Antonio Ricciardiello e Nicola Marfella) che ora tenterà di congelarne il simbolo. Fuori dalla coalizione di Cacciapuoti anche una parte consistente di Udc e Fi che ha optato per Galdiero.


Il centrosinistra, da parte sua, ha già scelto: Dl e Ds (le uniche forze dell’Unione rappresentate in Consiglio fino al suo scioglimento) correranno quasi sicuramente con Luigi Mancino. «Alternativa reale» (il cartello a cui aderiscono Verdi, Prc e Pdci) potrebbe invece puntare su Giovanni Sabatino.