E’ l’unico teatro del Giuglianese, uno dei pochi avamposti di cultura in un hinterland che annega nel degrado sociale. Eppure il sipario del teatro Lily di Marano stenta a riaprirsi. Pochi abbonamenti, sostegni insufficienti: per queste ragioni i gestori della struttura hanno rinunciato all’ultima stagione teatrale. Ma cosa ne sarà del Lily nei prossimi mesi? Lo abbiamo chiesto ai candidati alle elezioni amministrative, quelle che decideranno il nuovo sindaco di Marano dopo i 13 anni di Bertini.
Per la coalizione che sostiene il diessino Salvatore Perrotta (Prc, Quercia, Dl, Pdm, Sinistra Alternativa) «occorre rilanciare il teatro quale veicolo di socializzazione e integrazione». Ma attraverso quali strumenti? «Le ipotesi vanno ancora valutate – dice Perrotta – Una gestione pubblico-privata potrebbe essere la soluzione ideale. Occorre però verificare la disponibilità dei gestori e soprattutto degli assessorati regionali competenti». Corrado Gabriele, capogruppo del Prc a Marano e assessore regionale al Lavoro, si dice «pronto affinché, nei primi cento giorni della prossima amministrazione, il Lily possa ripartire, trasformando il cine-teatro in una sala comunale, un luogo dove veicolare cultura, socialità, aggregazione per ricostruire il tessuto sociale di questa città». La pensa allo stesso modo Antonio Menna, portavoce del movimento civico Sinistra Alternativa: «Cinema e teatro sono strumenti indispensabili di lotta alla marginalità. Non posso essere considerati solo come imprese economiche. E’ chiaro che vengono stritolate dal mercato: bisogna proteggerle. Per questo, la nostra proposta per il Lily è la creazione di un’azienda mista con capitali del Comune e dei privati».
Più che ad una società mista, Nicola Campanile (il candidato sindaco proposto dal Pdci) pensa invece ad una «fondazione di altissimo livello, che includa non solo il teatro ma anche il Marano Spot Festival e i percorsi enogastronomici».
Gianfranco Scoppa, An, è del parere che «solo un consorzio tra Comuni possa risolvere i problemi dell’hinterland: il teatro, certo, ma anche tutti gli altri servizi, a partire dai trasporti». D’accordo Michele Izzo, Nuovo Psi: «Servirà un grande sforzo della prossima amministrazione per rilanciare il Lily e i luoghi di aggregazione in genere».