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Caso Grauso, Carlea: «No a giudizi sommari». Silenzio e no comment degli altri consiglieri di maggioranza e sindaco

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Sulla bufera scoppiata in città dopo il post dell’assessore alla Legalità ed alla Sicurezza, Adolfo Grauso, la maggior parte dei consiglieri di maggioranza preferisce non sbilanciarsi. Il post dell’assessore contro Papa Bergoglio ha scatenato la reazione di cittadini e consiglieri di minoranza, ma poche le reazioni della maggioranza che sostiene Poziello. Gli unici consiglieri vicini al sindaco a prendere una posizione netta sulla questione sono stati, infatti, Giuseppe D’Alterio dei Verdi ed Andrea Guarino dell’Udc, i quali si sono entrambi dissociati dalle esternazioni fatte da Grauso.
Dagli altri nessuna parola, né contro né pro l’assessore. Quasi tutti i consiglieri contatti dalla nostra redazione hanno deciso di non rilasciare alcuna dichiarazione, mentre altri non hanno risposto alle numerose telefonate. Sono pochi quelli che si sono espressi, tra cui il consigliere Francesco Carlea: “Non mi sento nel ruolo di poter giudicare l’avvenimento. Io sono sicuro che l’assessore stia vivendo un periodo di profonda crisi religiosa, e il suo periodo delicato non va giudicato né da me né da nessun altro. Sarà un suo problema personale, anche se da figura istituzionale e per il ruolo che ricopre l’esternazione non è consona. Di certo non appoggio il suo pensiero, io sono cattolico e da buon cattolico tollero tutto”.

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Le dichiarazioni di Grauso rischiano, insomma, di creare una frattura tra parte della maggioranza e l’esponente tecnico della giunta e fomentare la richiesta di rimpasto, le cui trattative vanno avanti oramai da mesi. Chissà che oltre al caso religioso, questo post di Grauso non scateni anche un ‘incidente diplomatico’ in maggioranza minandone la stabilità fin qui acquisita.

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