Una strage infinita. Tre ragazzi morti in meno di due settimane, perchè viaggiavano a bordo di scooter senza indossare il casco. Appena dieci giorni fa, Vincenzo D’Agostino, 16 anni, che viaggiava a bordo del suo motorino senza la protezione del casco, perse la vita nel violento impatto con l’asfalto, dopo un banale incidente stradale. Ieri notte Sant’Antimo ha rivissuto un duplice, assurdo lutto. Questa volta hanno perso la vita in circostanze simili, Francesco Di Maro, 17 anni, di Sant’Antimo, morto sul colpo dopo aver battuto la testa sul marciapiede dell’incrocio tra il corso Italia e l’angolo di via Turati, proprio nel centro di Sant’Antimo. Con lui si trovava, a bordo di uno scooter Honda Hs 125, Raffaele Morrone, 21 anni, probilmente alla guida del mezzo a due ruote, che si è scontrato con una Nissan Micra. Il maggiorenne, che era senza casco, è stato subito soccorso da alcuni passanti che hanno telefonato al 118 e ai carabinieri della locale caserma. Raffaele Morrone, le cui condizioni sono apparse subite gravissime, è stato trasportato, in un primo momento, al pronto soccorso dell’ospedale «San Giovanni di Dio» di Frattaminore, e, successivamente, all’ospedale «San Giovanni Bosco» di Napoli, dove è morto poche ore dopo il ricovero senza riprendere conoscenza. Sul posto dell’incidente, accanto al corpo del giovane Francesco Di Maro, coperto da un lenzuolo, si è radunata, col trascorrere dei minuti, una piccola folla di amici dei due ragazzi, che, quando si sono resi conto di quanto era accaduto, hanno tentato di linciare il conducente della Micra che, secondo loro, non rispettando un segnale di divieto, aveva provocato il duplice mortale incidente. I giovani hanno sfogato la loro rabbia, anche tentando di ribaltare la Nissan Micra. Per fortuna sono intervenuti i militari, che hanno dovuto impegnarsi non poco per riportare la calma e disperdere la folla che nel frattempo era aumentata di numero. Sul volto di tutti si leggeva la rabbia per quest’ennesima tragedia della strada. I carabinieri hanno esguito i rituali rilievi dell’incidente e sottoposto a sequestro i due veicoli coinvolti nel tragico incidente. Secondo una prima e frammentaria ricostruzione, la Micra, che proveniva da via Turati, non avrebbe rispettato lo stop. Questo e la sostenuta velocità dello scooter, hanno reso inevitabile l’impatto violente che è costato la vita ad altri due ragazzi. La notizia si è sparsa in un lampo in tutta Sant’Santimo e nostante l’ora, era da poco passata la mezzanotte, molti genitori si sono precipitati con il cuore in gola per assicurarsi della sorte dei proprio figli. «Ma come! – esclama uno di questi – Dopo la morte di Vincenzo D’Agostino, ci aspettavamo un maggior controllo da parte dei vigili urbano, polizia e carabinieri. E invece, siamo ancora qui a piangere altre due giovani vite spezzate».
MARCO DI CATERINO – IL MATTINO 4 MAGGIO 2006