sabato, Luglio 19, 2025
HomeCronacaLICOLA: BRANCO ASSALTA LE COPPIETTE. UNO IN MANETTE, CACCIA AI COMPLICI

LICOLA: BRANCO ASSALTA LE COPPIETTE. UNO IN MANETTE, CACCIA AI COMPLICI

In cinque, a volto scoperto, hanno seminato il panico tra le coppiette appartate sul lungomare di Licola Mare: una banda di rapinatori ha prima picchiato un giovane americano di 29 anni e poi speronato l’auto di un ragazzo che tentava di scappare dall’aggressione, ferendolo al volto. Alla fine della «notte brava» i poliziotti del commissariato di Pozzuoli, diretti dal vicequestore Bruno Mandato, arrestano un 23enne di Quarto Sabato L., incensurato, riconosciuto da una delle vittime come uno dei membri della gang. Gli altri quattro rapinatori sono ancora in corso di identificazione, anche se nel pomeriggio di ieri è stato denunciato A.D. 26 anni, sospettato dagli inquirenti di far parte della banda. La violenza esplode nella notte tra sabato e domenica, in riva al mare di Licola, in uno di quei posti preferiti dalle coppie che, dopo il tramonto, non hanno o non vogliono un posto migliore dove appartarsi: qui, come al solito, sono parcheggiate le auto dei giovani in cerca di intimità. Il gruppo di delinquenti lo sa. Conosce le abitudini dei loro coetanei. Arrivano sul posto armati di mazze e bastoni: prendono di mira, per prima, una Golf con a bordo due ventenni di Giugliano: «Se non ci dai i soldi, ce la prendiamo con la tua ragazza». Parole che mettono i brividi e che paralizzano ogni reazione. In cinque contro uno, il ragazzo non azzarda nessuna reazione: la banda riesce a portare via telefonini, portafogli e qualche prezioso. Ma non si accontentano, sono soltanto all’inizio: alla fine di un vicolo, a poche centinaia di metri di distanza, notano altre due auto in sosta, con i vetri appannati e i giornali attaccati ai finestrini. Hanno tutto il tempo di piazzare la propria Fiat Uno di traverso, per chiudere eventuali vie di fuga. Nessuno si accorge di nulla: a bordo di un’auto c’è un soldato americano. I cinque aprono la portiera bruscamente. Lo colpiscono con un bastone, con una ferocia ingiustificata. Il cittadino Usa prova a reagire, ma viene colpito a calci e pugni. La colluttazione è violente. Nell’auto vicina sentono i rumori, si accorgono dell’aggressione in corso. Tentano di fuggire, ma i rapinatori se ne accorgono e speronano la loro auto, provocando l’esplosione dell’airbag e il ferimento del giovane alla guida. Nonostante le lesioni, alcuni rapinatori si accaniscono ancora sul conducente. La banda porta via tutto, auto comprese. Ma dopo pochi metri abbandonano quella speronata, troppo danneggiata per poter essere riciclata. Le indagini partono dopo poche ore: gli uomini dell’anticrimine flegreo, guidati dall’ispettore Pino Bignotti, identificano uno della banda attraverso alcune foto segnaletiche scattate qualche mese fa. Lo fermano a Quarto nei pressi della sua abitazione. Lui nega ogni accusa, prova a scagionarsi fornendo un alibi agli investigatori: ma una delle tre ragazze aggredite nel corso della notte non ha dubbi e lo riconosce. Gli altri quattro della banda sono in corso di identificazione, anche se c’è già un secondo indagato, A.D., 27 anni, residente nella zona di Licola. Su quest’ultimo, però, solo una serie di sospetti e nessuna conferma da parte dei ragazzi aggrediti. Non è escluso che alla banda possano essere attribuite anche altre aggressioni denunciate a Licola dagli inizi di aprile.



PINO TAORMINA – IL MATTINO 4 MAGGIO 2006