E’ morto mentre lavorava a scavi fognari abusivi. In un attimo le pareti di terra hanno ceduto sotto i suoi occhi, travolgendolo e non lasciandogli scampo. Il giovane, un ventenne extracomunitario di origini africane, di cui non si conosce ancora il nome, ha perso la vita travolto da un’enorme massa di terra. Inutile la corsa dell’ambulanza. È accaduto in via Bologna, nella zona chiamata Villaricca 2, legata al centro cittadino da un sottile lembo di terra. I compagni di lavoro, presenti durante l’incidente, sono stati condotti in caserma ed interrogati dai carabinieri della compagnia di Giugliano. Solo pochi attimi e tanta imprudenza sono bastati a spezzare la vita del giovane immigrato. Le cause sono ancora da accertare. Alle 15.45, il ventenne insieme con i colleghi di lavoro, tutti senza casco e protezioni, lavoravano a un allaccio fognario, probabilmente abusivo secondo le prime indagini, in una zona dove la maggior parte delle case sono non in regola. A causa della profondità delle rete fognaria, i responsabili dei lavori hanno deciso di scavare in profondità. Tra pale e ruspe, il giovane immigrato lavorava all’interno del fosso, tentando di scavare con la sua pala, sempre più in basso per raggiungere le fogne. In un attimo il crollo. Le pareti di terra, fragili e non arginate, hanno ceduto. Ancora da accertare se il cedimento è avvenuto per cause naturali, o se la ruspa, che continuava a scavare dal ciglio della strada, abbia provocato il cedimento. Il ragazzo non ha avuto il tempo di rendersi conto di quanto stesse accadendo. L’ammasso di terra gli è crollato addosso, spezzandogli, secondo i testimoni, il collo e la schiena. I colleghi di lavoro hanno tentato di scavare per tirarlo fuori, ma è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per recuperare il corpo completamente sepolto. Il medico dell’ambulanza, arrivata alle 16.30, ha solo potuto constatare la morte. Sul posto i carabinieri della compagnia di Giugliano e i vigili urbani del comando di Villaricca. In via Bologna villette e palazzi sono sorti come funghi negli ultimi anni e la necessità di una rete fognaria adeguata, è fortemente sentita dai cittadini che occupano la zona, oramai invasa dal cemento. «Ci sono accertamenti da fare non sappiamo ancora se i lavori erano abusivi o autorizzati – spiega l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Cecere – Il cantiere era forse privato e procedevano ad attacchi fognari. Capita infatti che alcuni cittadini costruiscono abitazioni e procedano da soli a lavori del genere. La cosa che addolora è la morte del giovane operaio. Ma effettueremo verifiche». Ma Forza Italia attacca: «Qui si fanno lavori di manutenzione negli ultimi giorni di campagna elettorale. Si affidano i lavori alle solite ditte senza realizzare un apposito albo». I carabinieri intanto stanno cercando di chiarire la dinamica dell’incidente. I compagni di lavoro del giovane immigrato chiariranno le dinamiche dell’accaduto.
CRISTINA LIGUORI – IL MATTINO 5 MAGGIO 2006