Una manciata di voti. Pasquale Galdiero, già sindaco di Qualiano dal ’93 al ’97, ha sfiorato la vittoria al primo turno. Ma il 49,06% dei consensi (l’ultimo dato disponibile) non è stato sufficiente per garantirgli la fascia tricolore. Si va al ballottaggio, dunque. E ancora una volta sarà un confronto in famiglia: l’ex primo cittadino, sostenuto da una coalizione di centro, sfiderà il cognato Mario Cacciapuoti (25,92%), alla guida della Cdl. Fuori dai giochi Luigi Mancino, il candidato sindaco su cui ha scommesso il centrosinistra: gli ultimi dati lo collocano intorno al 25,02%.
Sul risultato elettorale ha pesato il voto disgiunto, l’opzione che permette di dare il consenso al candidato sindaco di una colazione e ad un aspirante consigliere di un’altra: dai seggi assicurano che sono stati tantissimi ad utilizzarlo. Il partito più votato resta Forza Italia, anche se la coalizione che sostiene Galdiero supera abbondantemente il 40%. Bene Margherita, Udeur e An, in calo i Ds. Buona la prestazione delle liste civiche nate da una scissione interna a Fi (Rinascita Democratica e Forza e Libertà).
Lo spoglio elettorale è andato avanti fino a notte fonda. Tante le schede conteste, anche se non si sono verificati incidenti di rilievo. I ritardi maggiori si sono registrati alla scuola elementare «Santa Chiara»: qui, alla sezione 17, le schede sono state ricontate almeno tre volte. E per alcune ore, ai comitati elettorali, si è tenuto il fiato sospeso in attesa del dato definitivo in arrivo dalla contestata sezione. Al comitato Galdiero hanno sperato fino all’ultimo momento. Poi è arrivata la doccia fredda. Gli elettori (ha votato l’85,3% degli aventi diritto) torneranno alle urne fra due settimane.
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(si ringrazia il dirigente dell’ufficio elettorale di Qualiano Antonio Iuffredo)
