«Scusate, sono stanco. Revoco i miei avvocati e chiedo ufficialmente l’eutanasia». Poche parole quelle di Giuseppe Gallo (nella foto), 40anni, capo del clan Gallo-Limelli-Vangone di Boscotrecase, soprannominato“Peppe ’o pazzo” proprio perché da boss riusciva a percepire ogni mese una pensione di invalidità da 700 euro per problemi psichiatrici. E ieri mattina, dinanzi alla Corte d’Appello di Napoli dove era in discussione il secondo appello de lprocesso “Pandora-Matrix” – come riporta Il Roma – ha preso la parola e ha detto la sua, chiedendo addirittura la “dolce morte” perché non sopporta il regime carcerario al 41 bis, il carcere duro.
Detenuto nel penitenziario di Parma,Gallo era in videoconferenza per assistere al suo processo, per il quale è già stato condannato a 20 anni di reclusione, con l’annullamento di alcuni capi d’imputazione tornati di nuovo dinanzi a un nuovo collegio di giudici di secondo grado. Mal sopportando la detenzione,già due anni fa Gallo aveva tentato il suicidio, quando era detenuto nel carcere di Cuneo. In quel caso, fu salvato da due seondini, che lo trasportarono nell’ospe-dale penitenziario.
