Home Cronaca «Lo torturarono per ore e così riuscirono ad anticipare le mosse dei...

«Lo torturarono per ore e così riuscirono ad anticipare le mosse dei nemici», così la Vanella divenne padrona assoluta dell’area nord

PUBBLICITÀ

Un attentato pianificato, studiato a tavolino nei minimi particolari. Si tratta del tentato omicidio di Giovanni Esposito ‘o muort, esponente apicale degli Abete-Abbinante. A raccontare ai magistrati quei momenti Antonio Leonardi ‘Chiappellone’: «La deliberazione di questo omicidio venne presa nel momento in cui Mennetta Antonio ebbe un incontro con Espositi, per cercare dì chiarirsi ed Esposito disse al Mennetta che lui voleva a tutti i costi uccidermi»

PUBBLICITÀ

«Esposito diceva che la causa di tutti i contrasti tra loro Abete-Abbinante e la Vanella era io. Ma Mennetta avendo appreso da Stanchi Raffaele, interrogato e torturato prima di essere ucciso, tutto quello che gli Abete-Abbinante tramavano contro la Vanella e contro me, non credettero ad Esposito. Mennetta viene dietro da me, lì c’erano Rosario Guarino e Fabio Magnetti ci riferì quanto dettogli da Esposito. Mennetta disse che Esposito andava ucciso a tutti i costi, ma che se la sarebbe vista lui decidendo a chi affidare il compito. Se ne andarono e venni a sapere che avevano decìso che questo omicidio dovevano farlo i Marino delle case celesti non so perché, fu una scelta del Mennetta. Passarono un po’ di giorni, una settimana, dicevano che i Marino non riuscivano: so che i Marino erano appoggiati, nel Monterosa, gli stavano addosso, Fabio Magnetti era latitante e dopo pochi giorni verme arrestalo. Mennetta veniva tutti i giorni da me, pressava anche mio figlio Felice ed i ragazzi là dietro. Fino a che non venne presa la decisione che l’omicidio l’avremmo fallo noi».

PUBBLICITÀ
Exit mobile version