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ACCADDE OGGI. Duplice omicidio a Melito: prima l’inseguimento e poi la sparatoria in strada

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Sono stati raggiunti dai sicari in via Galileo Galilei quando erano a bordo di uno scooter. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, il commando di sicari che ha freddato Giovanni Irollo, di 27 anni, incensurato, e Marco Maisto, di 25, con precedenti di poco conto alle spalle, era composto da almeno quattro persone a bordo di due ciclomotori. La dinamica è quella di una scena tratta da Gomorra: in Via Galileo Galilei l’impatto e la prima sparatoria. Il passeggero del ciclomotore, raggiunto da più proiettili, è morto all’istante ed è caduto sul selciato. Il conducente del mezzo ha tentato la fuga riuscendo a percorrere circa 250 metri, inseguito dalle due motociclette. Imboccata la V Traversa Melitiello, poi Via Vespucci, ha effettuato una inversione a U nel disperato tentativo di sottrarsi alla sorte che appare per lui ormai scontata. Il commando è riavvicinato e in tre hanno sparato contro di lui con altrettante armi, uccidendolo. Nessun testimone sulla scena del delitto. Sul posto i carabinieri hanno trovato oltre 30 bossoli di proiettili.

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L’agguato, avvenuto il 17 giugno del 2007, fu inquadrato nell’ambito della faida tra Di Lauro e scissionisti per il controllo del traffico di droga nell’area Nord di Napoli. Successivamente, per il duplice omicidio di Melito sono stati indicati in Raffaele Amato junior e Oreste Sparano gli artefici. A fare i nomi dei due ‘sicari’ è stato il pentito Biagio Esposito che ha consentito di ricostruire i numerosi agguati avvenuti tra Scampia, Secondigliano e la provincia a Nord di Napoli.

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