Home Cultura IL PASTICCIO DEL CODICE «SANSEVERO»

IL PASTICCIO DEL CODICE «SANSEVERO»

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E’ arrivato in libreria il thriller di Nathan Gelb, pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer, sul modello del best seller di Dan Brown, il Codice da Vinci: Il Quadro dei Delitti – Un’indagine del Principe di Sansevero (18 euro). Poco meno di cinquecento pagine che trasformano Raimondo de Sangro, principe di Sansevero, in una specie di Sherlock Holmes in salsa alchemica che, per fare un favore personale a papa Benedetto XIV, affronterà una intricata vicenda in terra francese, dove troverà un misterioso dipinto di Bosch, sette segrete, templari, massoni, pirati, droga, sesso, satanismo e segreti inconfessabili di una Chiesa cattolica “scombussolata alle fondamenta”.
Insomma, un colorato e colorito calderone nel quale confluiscono importanti saggi sulla figura del misterioso principe, tra questi; La Cappella Sansevero – Arte barocca e ideologia massonica, della professoressa Rosanna Cioffi e Un Sole nel Labirinto di Giuliano Capecelatro, distribuiti come piccoli tasselli in un disordinato ed impreciso puzzle.
Non se ne abbia a male Gelb, il quale ci fa sapere direttamente dal suo sito ufficiale nathangelb.com, di conoscer bene quattro lingue e di aver avuto l’idea di scrivere questo libro nel nostro idioma, suggestivo e duttile, appreso dalla nonna italiana Rebecca. Ma con la lungaggine estenuante del testo, l’inutile arzigogolatura, i troppi barocchismi, l’editing, in alcuni tratti segnato da un fastidioso intercalare del principe “Coda de Cifero!” – non va certamente meglio per papa Benedetto XIV che alterna citazioni storiche ad un rilassato dialetto bolognese – sembra voler perseguire il successo del suo collega Dan Brown. Questa volta però intinto di troppo esotersimo spicciolo.

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