Home Politica PANICO: «IL COMUNE CHE CAMBIA? E’ UNO SLOGAN, MA APPREZZIAMO L’IMPEGNO»

PANICO: «IL COMUNE CHE CAMBIA? E’ UNO SLOGAN, MA APPREZZIAMO L’IMPEGNO»

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Cambiare – sostituire una cosa a un’altra. Ecco il significato del termine. Il Comune che cambia e con esso il personale e la pubblica amministrazione. Intanto è uno slogan , ma si può apprezzare la buona volontà, l’intenzione. L’operazione in realtà è proibitiva ma al tempo stesso indispensabile. E’ ormai una prassi consolidata nei decenni trascorsi, la cattiva abitudine instauratasi nella mentalità e nel modo di operare del personale. che nel corso del tempo non ha avuto “ parametri di riferimento “ rispetto a un modello da seguire. Sia chiaro che non sto colpevolizzando il personale .
Le risorse umane, sono la principale e più importante ricchezza di un Azienda, e il Comune, cioè l’Ente, è tale a tutti gli effetti. La razionalizzazione e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse rappresentano la chiave di volta per la soluzione del problema. L’efficienza della Pubblica Amministrazione, che è il risultato dell’applicazione di tale metodo si misurano con la produttività espressa dal Personale. Realizzare questi obbiettivi,significherebbe aver apportato il vero cambiamento. Ma guardando alla realtà del Comune di Qualiano l’impresa è difficilissima , se consideriamo in questi decenni fino ad oggi come è stato gestito il rapporto con il personale e come è stato( male) utilizzato l’ organico con privilegi diffusi e immotivati usando lo straordinario non per far fronte a reali carichi di lavoro, ma per e favorire questo o quel dipendente , oppure i miglioramenti economici corrisposti alle progressioni orizzontali per i dipendenti appartenenti ad altre categorie , facendo lievitare i costi ai quali , purtroppo , non è mai corrisposto un accettabile livello di efficienza e produttività, . Ma anche l’impostazione che ha dato il Sindaco presenta delle criticità alla fonte., che non aiutano e non semplificano le cose.Il processo di cambiamento va accompagnato predisponendo un modello efficiente da parte dell’Amministrazione che deve introdurre al centro del suo operato, la cultura della responsabilità, della produttività e dell’efficienza, partendo dalle funzioni apicali e dirigenziali individuando il dirigente giusto al posto giusto (siccome non disponiamo di queste figure occorrono consulenti manager e non incarichi di favore) da collocare nei settori chiave dell’Amministrazione: Affari Generali, Ufficio Tecnico, Ufficio Tributi, Ufficio Assistenza e Politiche Sociali, i quali devono avere esclusivamente come indicatori di riferimento, nei Piani Economici Gestionali (PEG) la produttività misurata in rapporto tra i costi e la qualità e l’efficienza dei servizi offerti al cittadino. Accanto a ciò deve partire un serio e rigoroso aggiornamento e di riqualificazione del Personale (non gite turistiche gratuite ) introducendo la “ cultura della responsabilità “ ben sapendo che tutta l’amministrazione Pubblica Italiana sarà riformata secondo questi criteri, e che l’inefficienza e l’improduttività verranno combattute con ricollocazioni, demansionamenti, mobilità, pensionamenti anticipati, e in ultimo perché no, il licenziamento.

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Stefano Panico
La Margherita – Qualiano

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