Il traffico di droga è un business in cui bisogna far fruttare ogni singolo sforzo. E’ questo ciò che avrà pensato Gennaro De Tommaso, detto Genny a Carogna, quando il suo gruppo ha provato a massimizzare i profitti. «Noi qui prendiamo 20, 25 chilogrammi e paghiamo 300 mila euro. La facciamo arrivare con i camion o con le auto fino a qui. Allora mi chiedo, ma non possiamo coltivarla a Napoli questa droga?», si legge da un’intercettazione tratta dalle pagine de Il Roma.
La conversazione del 26 novembre del 2014 è contenuta nelle 258 pagine di ordinanza di custodia cautelare firmate da gip Tommaso Miranda. La telefonata è tra Giovanni Orabona, uno dei principali indagati, e Mickael Trigano, unico degli intermediari olandesi ad essere stato intercettato e arrestato.
L’intermediario, nei suoi soggiorni napoletani, risiedeva in pieno centro per poter essere vicino a Gennaro De Tommaso, detenuto ai domiciliari per una precedente accusa.
Le intercettazioni raccolte durante le indagini hanno permesso di ricostruire anche tutte le tappe e le partite arrivate fino a Napoli: sarebbero stati cinque i carichi arrivati dai paesi bassi fino a Ponticelli – in due casi -, altri due in provincia di Caserta, mentre il quinto è stato sequestrato.