sabato, Luglio 19, 2025
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Agguato a Giugliano, Enis rimase coinvolto in un incidente mortale l’anno scorso: il retroscena

Evidente è la matrice camorristica dietro la morte di Enis Mahmoudi, il 22enne vittima di un agguato la scorsa notte in Via Colonne a Giugliano. L’omicidio del giovane, vicino alla cellula scissionista dei Paparella, trova risposta nello scenario della faida di camorra che nell’ultimo periodo sta riempiendo di sangue le strade della terza città della Campania. Enis è caduto sotto i colpi dei killer intorno alle ore 2, inutile il suo tentativo di trovare riparo all’interno di un’abitazione privata, dove è stato trovato poi senza vita. Il 22enne, figlio di papà marocchino e mamma napoletana, era residente in Via San Vito a pochi passi dalle palazzine Ina Casa. Il suo profilo non è sconosciuto alle forze dell’ordine, e pare che all’interno del clan ricoprisse il ruolo di estorsore. La sua “carriera” da baby criminale inizia non molti anni fa e la sua famiglia, lontana da questi ambienti, non ha mai condiviso la sua scelta. Il giovane, inoltre, nell’ottobre del 2016, rimase coinvolto nel tragico incidente che vide la morte del pizzaiolo 18enne, Vincenzo Lanza. Lo scontro avvenne in via Romagnosi, tra Via Colonne e la GB Futura. Vincenzo aveva appena consegnato delle pizze in via Giardini e stava facendo rientro in pizzeria quando si scontra con il motorino su cui viaggiava Enis, un sh 300. Per il giovane pizzaiolo lo schianto è stato fatale, morì in Ospedale dopo tre giorni di coma.