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La soffiata di un boss dietro il ritrovamento del cadavere seppellito tra Pianura, Soccavo e Fuorigrotta

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Ritrovare il cadavere in un terreno di via Pianura-Marano è stato possibile grazie alle indicazioni fornite a Pasquale Pesce, boss pentito di Pianura. L’identità ai resti umani sarà fornita dai risultati del dna, grazie questa verifica si potrà accertare l’affidabilità del collaboratore di giustizia. La cooperazione di Pasquale ‘e bianchina era un fatto noto all’interno del clan Pesce-Marfella, inoltre si vocifera che un’altra persona potrebbe scegliere la strada della collaborazione. Pasquale Pesce fu arrestato nello scorso marzo, dopo pochi giorni fu anche oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare che coinvolse anche la cosca della Vanella Grassi, i Di Lauro e alcuni finanziari corrotti. Intanto continua la sanguinosa faida che contrappone i Pesce-Marfella ai Mele, scontro che ha fatto numerose vittime in tre anni di svolgimento.

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