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«Guarente voleva uccidere anche Heven», la rivelazione choc del complice dell’assassino di Vincenzo

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Continuano ad emergere particolari inquietanti sulla morte del giovane attivista gay, Vincenzo Ruggiero, trucidato da Ciro Guarente poiché colpevole di avere una forte amicizia con Heven; un’amicizia che il dipendente della Marina Militare pensava fosse qualcosa in più. Una gelosia accecante che due anni fa stava sfociando in delitto. A confessarlo è Francesco De Turris, il pregiudicato che il 10 agosto scorso è stato arrestato per favoreggiamento: avrebbe fornito lui l’arma a Guarente per compiere l’efferato omicidio. “Due anni fa Ciro Guarente mi confessò di voler uccidere la sua fidanzata Heven. Mi chiese se
conoscessi qualcuno al quale commissionare il delitto. Io gli dissi che occorrevano 40mila
euro, ma lui non accettò perché era un importo che non poteva sostenere”. Sono queste le parole di De Turris riportate da Il Mattino.

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A luglio di quest’anno – ha aggiunto – mi disse: tutto a posto, l’ho fatto, l’ho ucciso
successivamente mi confidò che aveva comprato da Scaramuzza, un grosso ferramenta che
si trova a Poggioreale, una sega e un’ascia perché doveva tagliare il cadavere”. Una vendetta macabra che è terminata nel garage degli orrori di Ponticelli dove gli investigatori della scientifica non sono riusciti a trovare la testa e parte di un braccio del giovane di Parete.

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