sabato, Luglio 19, 2025
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Riciclaggio per i Simeoli-Polverino, scarcerato ingegnere di Marano. A processo anche il commercialista di Cannavaro

Affronterà il processo da persona libera l’ingegnere Raffale d’Orsi, finito ai domiciliari nel settembre dell’anno scorso con l’accusa di intestazione fittizia per conto del clan in una maxi operazione che vide coinvolti anche personaggi di spicco come i Simeoli e il commercialista dell’ex calciatore del Napoli Fabio Cannavaro. Il 20 ottobre inizierà il processo che vede alla sbarra gli imputati che hanno scelto il rito ordinario, protagonisti dell’inchiesta che ipotizza il reimpiego di capitali di camorra per circa 291 mila euro nella società Immobiliare Belvedere, che aveva programmato la realizzazione di un centro sportivo con parcheggio interrato composto da 122 box in via Aniello Falcone al Vomero, e in un centro commerciale con cinema multisala in Calabria.

Ci sono anche l’imprenditore Carlo Simeoli e Raffaele D’Orsi, nipote di Simeoli. L’ingegnere, su istanza dell’avvocato Giovanni Lo Russo, dopo aver scontato un anno di arresti domiciliari è stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di firma.
L’inchiesta, condotta dal Gico della Guardia di Finanza, è coordinata dal pm Fabrizio Vanorio con il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Sullo sfondo, traspare la capacità degli indagati, a cominciare da Gianni De Vita (che ha scelto l’Abbreviato, ndr) «di poter contare, o di ritenere di poterlo fare, su fonti informative occulte quanto illecite, in merito a notizie evidentemente coperte da segreto istruttorio».