sabato, Luglio 19, 2025
HomeCronacaDocente di Giugliano con marito malato trasferita a Firenze, la storia di...

Docente di Giugliano con marito malato trasferita a Firenze, la storia di Rosetta arriva in Parlamento

Arriva all’attenzione del Parlamento la storia di Rosetta Pennacchio, l’insegnante di Giugliano costretta a trasferirsi a Firenze, lontana dal marito affetto da circa 10 anni dal morbo di Alzheimer, e dai suoi due figli, studenti universitari. Dopo il nostro articolo,

Leggi qui,

la disperazione di Rosetta è balzata agli onori della cronaca locale e non. Difatti, ad interessarsi della vicenda anche il deputato del Movimento 5 Stelle, Salvatore Micillo, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’istruzione, per sapere se è a conoscenza della storia dell’insegnante di ruolo alla scuola primaria di Sesto Fiorentino,
e quali interventi concreti intenda porre in essere per consentire a questa docente di svolgere il proprio lavoro garantendo la sua presenza fisica agli affetti familiari. Nell’interrogazione Micillo si avvale della legge 104 del ’92, che riguarda il diritto di scegliere la sede di servizio più vicina al proprio domicilio previsto, sia per chi assiste il portatore d’handicap che il lavoratore interessato. “Si deduce che vi sono disposizioni e leggi che permetterebbero alla protagonista della vicenda di scegliere la sede più agevole nel comune di propria residenza, prima di chiunque altro anche in sede di trasferimento, in modo da permetterle le stesse condizioni di lavoro consentite ad altri” sottolinea il deputato grillino, evidenziando come la normativa in diverse occasioni è stata oggetto di abusi che finiscono per colpire e penalizzare coloro che invece del tutto legittimamente avrebbero i requisiti per usufruirne.

Ad accendere i riflettori sulla vicenda anche il Presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione istruzione e cultura, e lo fa scrivendo invece una lettera al ministro Valeria Fedeli per chiedere intervento immediato. «Anche quest’anno tanti campani, pur di continuare a insegnare, sono stati costretti ad accettare incarichi annuali e cattedre fuori dalla regione, spesso a migliaia di km di distanza dalla casa di residenza dove, in alcuni casi, hanno lasciato situazioni familiari particolarmente difficili e, per questo, ho deciso di scrivere una lettera al ministro Fedeli per verificare se e quali provvedimenti possano essere presi per risolvere i casi più problematici, come quello dell’insegnante di Giugliano costretta ad andare in Toscana nonostante sia alle prese con la fase terminale dell’Alzheimer di cui soffre il marito» scrive Borrelli.