Morto perchè voleva creare una piazza di spaccio. Morto perchè aveva un cognome ingombrante. Morto perchè forse ‘indebolito’ dalla recente decisione dello zio di passare dalla parte dello Stato. Si concentrano intorno a queste tre ipotesi le indagini sull’omicidio di Nicola Notturno, giovanissimo ras trucidato nell’androne del suo palazzo nel lotto T/A a Scampia. Una decisione presa a tavolino da chi conosceva i movimenti del ragazzo e soprattutto quello che aveva in mente.
Tutto ciò porta ad una considerazione: i sicari di Notturno vanno ricercati a Scampia, proprio lì dove il ragazzo voleva aprire un nuovo punto vendita (nella zona del Bakù): chi voleva Nicola morto forse voleva liberarsi di un giovane ingombrante, dal cognome pesante, quei Notturno che, attraverso Gennaro ‘o sarracin stavano rivelando troppe cose agli inquirenti. Al momento non ci sono riscontri certi su presunti debiti contratti dal giovane anche se la situazione è attentamente monitorata: le indagini sono concentrate su una partita di droga arrivata in città a fine giugno. L’altro filone investigativo punta sulla fazione Grimaldi della Vanella Grassi anche se, vi è da dire, si tratta di un gruppo che (secondo i bene informati) non avrebbe la forza necessaria per decidere da solo un omicidio così eccellente.
