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«Volevano prendere i punti». Scissionisti ammazzati per uno sgarro a Cesarino: al via il processo

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Con l’udienza celebrata questa settimana prende ufficialmente il via il primo grado di giudizio che vede alla sbarra i presunti responsabili degli omicidi di Massimo Frascogna“’o niro” e di Lazzaro Ruggiero“’o caccone”. I due ras degli Scissionisti di Secondigliano, stando alla ricostruzione della Procura antimafia, furono assassinati a Mugnano la notte del 26 luglio 2007. L’episodio viene riportato sulle pagine del Roma.

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A innescare il movente del duplice delitto e, in prima battuta, l’ira del boss Cesare Pagano sarebbero state le ambizioni che i due stavano da qualche tempo covando al fine di scalare le gerarchie della cosca. Uno sgarro sul quale “Cesarino” non ebbe alcuna intenzione di sopras-sedere. Pagano si sarebbe dunque rivolto ai vertici del clan Lo Russo, suoi storici alleati, affinché gli fornissero un commando di killer. In manette, dopo le rivelazioni fornite dal pentito Biagio Esposito, finirono così Oscar Pecorelli “’o malommo” e Raffaele Perfetto “muss’ ’e signa”,che avrebbero materialmente premuto il grilletto; Mario Dell’Aquila, Giuseppe Gallo, Esposito, Salvatore Cipolletta e Marcello Mansi, che avrebbero invece ripulito la sala biliardo di Miano in cui avvenne l’agguato, procurato e nascosto le armi, e infine occultato i cadaveri.

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