Egreggio signor direttore.
se io non vi ò scritto più è perché il medico mi à detto che non mi debbo stressare più di tanto che già a fare il conzigliere comunale mi abbasta e mi avanza. ma io sò già a che cosa state penzando mendre immaggino che vi state facendo il pizzo a riso colla vostra abbitudine di fare il malizioso come per dire «Ma perché tu cosa fai?» come se in quarandanni di esperienza politica che tanto fanno ormai fra circa un anno io non avessi fatto altro che di imbarare a pettinare le bambole.
Sì è vero che propabbilmende si può dire che come conzigliere comunale me ne potessi andare tutti i giorni al mare senza conciò di fare rammaggio a nessuno tantoppiú che purtroppo come voi sapete a me mi ànno detto che devo stare allopposizione senza mettermi inutilmende a pipitiare che tanto è come il vento che le chiacchiere non le accocchia. e neanghe mi posso occupare delle tabbacchere i ligmamme perché voi lo sapete che quelle nessuno più le vuole. e allora io stesso qualche volta mi domando «Ma tu che ci stai a fare?» se conzidero che conto sempre di più come il due di bastone in una partita a scopa. ma io vi dicevo che il medico mi à detto che non mi debbo stressare.
Sí però ma dico io uno come me si può mai rassegnare a fare la figura di un altro soprammobbile nelle stanze vuote di questa città? Io dico che noi come conziglieri comunali dobbiamo avere almeno il coraggio di parlare e non solo in campagna elettorale che parlando con rispetto fà solo l’effetto di una sputazza nel deserto.
E allora io parlo senza che cè di bisogno di avere per forza a qualcuno che mi dovesse stare a sendire. diciamo che io così lo faccio in piena libbertà come mi sono abbituato a fare in conziglio comunale tutte le volte che mi sono dovuto sedere allopposizzione diedro ai banghi della minoranza condinuando a stare presente anghe quando per non alzare le mani se ne uscivano quelli della maggioranza colla scusa di andarsi a fumare una sigaretta. io invece cero e condinuavo a parlare.
Egreggio signor direttore voi adesso mi volete domandare «E che cè da dire?». e ve lo dico io che quì ci sono troppe cose che non vanno bene perché ognuno fà finda di non volerle condinuare a vedere come il probblema dei cani e di quelli delle macchine che per colpa dei loro padroni a questa città di Giugliano oltre che a come una strada di campagna lànno fatto divendare una pericolosa pista di formula uno con tutto quello che può succedere come voi avete visto che cè stato domenica a Singapore.
Egregio amico mio questa è la prova che a mé da un poco di tempo nessuno più mi é stato a sendire perché io su questo argomento qualche volta ne ò già parlato inutilmente senza che nessuno si fosse benignato di spenderci una parola io credo per evitare di affrontare il probblema.
Voi lo sapete che io non stò nè di qua nè di là ma semplicemende per la città di Giugliano. percui io faccio un appello disperato a maggioranza e opposizione senza nominare tutti i partiti perché vi convesso il mio peccato per il fatto che io sono distratto mendre seguo il conziglio comunale non ò capito ancora quandi ne sono.
Signori colleghi e conziglieri comunali. diamoci una mossa. usciamo inzieme a piedi per le strade della città di Giugliano e vediamo veramende inzieme come stanno le cose. se permettete vi porto dove dico io per farvi scoprire che noi di questa città non sappiamo quasi niende perché se io vi dico a voi
dove si trovano il vico serpe e il vico solitario sono sicuro che voi non lo sapete. e questo significa che voi non potete sapere neanghe quali sono i probblemi dei cittadini che ci vivono là.
Invece di via Giuseppe Verdi sicuramende ne avete sendito parlare perché di là si passa per andare al Convento al Giardino Francescano alla Bibblioteca comunale e al Cimitero. Ma il problema stà proprio quà perché da via Verdi è più facile andare al cimitero. Mi immaggino che voi mi volete dire «Ma ci sono tante altre strade per andare al cimitero». e io vi rispondo che avete raggione perché oramai in tantissime altre strade di Giugliano si può rischiare di finire sotto a una macchina. che la maggior parte maschi e femmine se ne fottono se state passando sulle strisce pedonali o se state accompagnando a una bambina a scuola. non parlo di mé che se ve lo ricordate più di un anno fà sono finito allospedale perché stavo cercando di attraversare sulle strisce davanti alla Bibblioteca comunale il che mi fà pensare che voi alla Biblioteca non ci siete mai stati.
Egreggi colleghi voi lo sapete che io ogni giorno sono sempre presente a tutte le Commissioni conziliari che certe volte diciamocelo senza nasconderci non è che chisà quali probblemi dobbiamo risolvere ma che sarebbe meglio di scendere a fare quattro passi inzieme tra la gente che i probblemi ce li à veramende. e la prima cosa che possiamo così imbarare è che non si può più camminare sui marciappiedi dove ci stanno le macchine in sosta o i tavolini dei bar dove si giocano le bollette e che si trovano quasi tutti agli angoli delle strade che se vuoi passare devi scendere dal marciappiede.
Io inzisto di fare una proposta al sindaco e alla comandande dei viggili urbani e che con mé si schierano tutti gli altri conziglieri comunali per travestirsi da cittadini e di fotografare colle macchine fotografiche tutto quello che vedono che non va bene e di comingiare così a far pagare le multe a tutti questi delinguenti invece del grattino sulle strisce blù che a mé mi pare che è proprio un altra tassa di circolazzione che già paghiamo alla Reggione Campania senza che si preoccupa di venirci a aggiustare le strade.
Ecco egreggio signor direttore. adesso mi rivolgo a voi per finire questa lettera perché se i miei colleghi conziglieri comunali non mi stanno a sendire almeno voi me la potete far pubblicare sul vostro giornale Olláin dove mi raccomando di metterci la mia firma di Candido Lampione.