“Un esempio unico di dedizione, passione e professionalità”. Con queste parole il primo dirigente Michele Spina, capo dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli ha descritto l’ispettore capo Mario Zimbardi, mente investigativa storica della polizia napoletana che ieri ha salutato i colleghi nella caserma “Virgilio Raniero”. Zimbardi, infatti, ha lasciato il servizio operativo per raggiunti limiti di età. “L’ispettore Zimbardi ha raggiunto il traguardo della pensione – ha aggiunto Spina – e con lui va via un pezzo di polizia. La sua determinazione è stata e sarà di esempio per molti giovani agenti”. Alle “pantere” dal 1981, anni di piombo e di guerre di camorra, poi in servizio nella sezione “Narcotici” della squadra mobile di Napoli, l’ispettore capo Zimbardi ha trascorso gli ultimi dieci anni nell’Ufficio trattazione atti di polizia giudiziaria, il prestigioso “404”, centro nevralgico delle attività investigative delle Volanti. Il suo curriculum
vanta centinaia di arresti, operazioni anticamorra e sequestri di stupefacenti e armi. “L’ispettore Zimbardi oltre ad essere una memoria storica delle dinamiche criminali napoletane è stato per noi un fondamentale punto di riferimento nell’attività quotidiana” hanno sottolineato gli appartenenti all’Ufficio prevenzione generale della questura di Napoli.