Clima infuocato, ieri, nel consiglio comunale chiamato a discutere le linee programmatiche dell’Amministrazione Amente per il quinquennio 2017/2022: tra cambi di casacca, interventi cronometrati, rivendicazioni di questioni passate, critiche, repliche e “interventi” dalla platea, il consesso civico celebratosi ieri nell’aula consiliare di via Salvatore Di Giacomo potrebbe essere solo un piccolo anticipo del “leitmotiv” che caratterizzerà le future adunanze.
La prima novità è la creazione di un nuovo gruppo consiliare: ad Antonio Ciampa, passato dai Democratici Progressisti alla maggioranza, si è aggiunto il consigliere Nino Palumbo che dopo essere stato eletto nella lista Melito in comune, si è accomodato tra i banchi della squadra di Antonio Amente, andando a comporre, con Emilia Cerrone, un nuovo gruppo politico dal nome “Finalmente Melito”. Passaggi e cambi di casacca che, come preventivabile, hanno suscitato le reazioni del primo cittadino, entusiasta per i numeri sempre più a suo favore in consiglio, e di Pierino D’Angelo, che ha accolto con sarcasmo – ma senza grande stupore – la ‘perdita’ di due dei suoi consiglieri.
Messa da parte la formalità delle comunicazioni del presidente Nunzio Marrone, e dopo una breve interruzione per permettere l’interpretazione di un passaggio del regolamento comunale, è toccato al primo cittadino esporre, punto per punto, gli intendimenti dell’Amministrazione per i prossimi cinque anni. Risanamento delle finanze comunali, partecipazione dei cittadini – associazioni comprese – alla realizzazione di progetti, salvaguardia del territorio, completamento delle opere pubbliche, miglioramento della raccolta differenziata, maggiore attenzione alle fasce deboli, approvazione del Puc e valorizzazione del centro storico: queste – in sintesi – sono le priorità dell’Amministrazione Amente. Un programma ambizioso che, però, non può prescindere dall’intercettazione di fondi extracomunali, così come precisato dal primo cittadino.
Se dai banchi della maggioranza si è alzato un fragoroso applauso, lo stesso non si può dire dello schieramento opposto: scetticismo e perplessità sono stati palesati negli interventi dell’esigua minoranza seduta alla sinistra di Antonio Amente.
Gli interventi cronometrati di Pierino D’Angelo, Agostino Pentoriero, Lello Caiazza e Venanzio Carpentieri, infatti, hanno sollevato non pochi dubbi sulla fattibilità del programma politico della squadra di governo, sulla superficialità del documento programmatico e sulle modalità con cui sono state assunte le prime iniziative dell’amministrazione; contestazioni che hanno coinvolto il pubblico presente in aula, che ha più volte interrotto i lavori.
Non certamente un clima disteso, dunque; un’atmosfera che ha colto di sorpresa lo stesso primo cittadino che ha chiosato “Ad essere sincero, sono un po’ deluso. Mi aspettavo i complimenti dell’opposizione, ma non è stato così”.