venerdì, Luglio 18, 2025
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Summit di camorra interrotto a Secondigliano, soffiano venti di guerra sull’area nord: anche gli Abbinante temono ritorsioni

L’agguato di inizio settimana al giovane ras Nicola Notturno ha cambiato le carte tra i gruppi criminali di Scampia. Gli occhi delle forze dell’ordine sono ora concentrati su tutti quei gruppi che, in un modo o in un altro, hanno intrattenuto rapporti con il clan del lotto T/A. Tra questi ci sono sicuramente gli Abbinante del rione Monterosa: nelle scorse ore alcune persone sono state segnalate e una di loro addirittura arrestata.

Si tratta di Giuseppe Marra, 26enne coniugato con la figlia del defunto boss Nicola Pianese, di Qualiano conosciuto come “o’Mussuto”: l’uomo alla vista degli agenti di polizia, riconosciuti seppur a bordo di auto civetta, si allontanava frettolosamente, portandosi dietro una borsa. Uno dei poliziotti, disceso dall’auto, ha subito inseguito 26enne che, vistosi alle strette, durante la fuga a piedi, si è disfatto dapprima di un caricatore e poi di un’arma, il tutto custodito all’interno della borsa che portava con se. Il poliziotto rimasto in auto, abilmente, dopo aver raggirato l’edilizia popolare nella zona, raggiungeva il luogo ove il 26enne era diretto, precludendogli così ogni possibilità di fuga. L’arma, una pistola semiautomatica del tipo Tanfoglio, modello P41S, calibro 9, completa di caricatore contenente 9 cartucce, è risultata con la matricola abrasa, inoltre, grazie ad un compensatore di rinculo, posto all’estremità della canna, ne garantiva l’esatta precisione. Resta da capire cosa fosse quell’assembramento e perché Marra era armato: forse si sentiva minacciato, forse qualche equilibrio anche dalle parti del rione Monterosa è saltato. Fatto sta che il clima a Scampia è divenuto incandescente.