venerdì, Luglio 18, 2025
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Rapina rolex nel centro storico di Giugliano, Pennacchio arrestato dai carabinieri insieme a 2 complici

I carabinieri dell’Aliquota Radiomibile di Giugliano dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti in carcere,
emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di Gianluca Pennacchio, 25enne di Giugliano e della
sottoposizione all’obbligo di presentazione alla p.g. nei confronti di due
persone di anni 46 e 35, residenti rispettivamente nei comuni di Melito di
Napoli e Castellammare di Stabia, per i reati di rapina aggravata,
ricettazione, porto di armi illegalmente detenute e favoreggiamento.
La vicenda trae origine dalla rapina perpetrata il 30 giugno 2016 in danno di
una persona, da due giovani che – a bordo di uno scooter e travisati da caschi
integrali -sottraevano alla vittima, previa minaccia di una pistola, un orologio
di marca Rolex. Nella circostanza,

una pattuglia dei Carabinieri in transito in
quel momento riusciva a trarre in arresto uno dei due rapinatori. Lo scooter,
utilizzato per la rapina e poi abbandonato, veniva sottoposto a sequestro
risultando avere una targa di provenienza furtiva sovrapposta a quella
originale. Determinante per il prosieguo delle indagini è risultato essere il
collegamento con un’altra attività investigativa coordinata dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Milano, nel corso delle cui attività tecniche di
intercettazione emergeva una conversazione tra due persone (di cui uno
risultato essere il fratello della persona sottoposta agli arresti per la rapina
commessa in Giugliano in Campania del 30 giugno 2016) che rivelavano anche
il soprannome del complice che si era dileguato nell’occasione di
quell’episodio criminoso.
Nel corso delle suddette attività

tecniche, si veniva a conoscenza, altresì, che
lo scooter utilizzato per compiere quella rapina era sempre stato nella
esclusiva disponibilità della persona tratta in arresto in data 30 giugno 2016.
Lo scooter, in questione, infatti, era stato restituito all’avente diritto a seguito
di istanza con la quale quest’ultimo, contrariamente al vero, aveva asserito
che ne era l’eettivo
utilizzatore e che solo nell’occasione di quell’evento
delittuoso era stato utilizzato dall’autore del reato. Nel corso delle operazioni
odierne la persona destinataria della misura restrittiva in carcere cercava
vanamente di dileguarsi attraverso il tetto dell’edicio
dove si trovava ma
veniva ugualmente tratto in arresto grazie alla prontezza dei militari operanti
che avevano preventivamente circondato l’edicio
e posto in essere un
servizio di osservazione.