Cambia ancora la geografia della camorra nell’area a nord di Napoli. Ancora una volta è Secondigliano a far registrare un cambio al vertice, con Girati che cambiano guida e passano nelle mani dei Grimaldi-Angrisano.
I luoghi in cui è attivo, secondo l’ultima mappa sulla criminalità organizzata, sono Secondigliano, Scampia, San Pietro a Patierno e Rione Berlingieri. Ecco comunque, la fotografia attuale (o almeno ritenuta tale dagli investigatori) degli ambienti criminali nella zona di Napoli nord, la cui criminalità avrebbe esclusivamente la fornitura della cocaina tra gli Abete-Abbinante-Notturno-Aprea e gli Amato-Pagano per determinate zone. Ma il legame più importante, in quanto resiste al tempo che passa, è senza dubbio quello insito nell’Alleanza di Secondigliano,di cui fanno parte i Contini del Vasto-Arenaccia, i Licciardi della Masseria Cardone e i Mallardo di Giugliano. Così come è sempre più palese che anche la “Vanella Grassi” (i cui componenti sono definiti “Girati”) ha stretto alleanze con la malavita organizzata della provincia a nord di Napoli, così come gli Abete-Abbinante-Notturno-Aprea.
Tra l’altro, gli investigatori sottolineano che lo scambio di killer tra clan, per “favori” reciproci, è proprio una caratteristica della camorra di quelle parti. Senza contare la vicinanza con Caserta, dove una fazione dei Casalesi partecipò alla creazione di “paranze miste” con l’alleanza di Secondigliano con l’obiettivo di eliminare nemici comuni. Una novità che venne fuori in seguito a un’inchiesta della procura antimafia e che permise di accertare l’esistenza di cellule specializzate nell’organizzazione di agguati mortali. I Di Lauro intanto, dal Rione dei Fiori in cui si erano chiusi dopo la prima faida si sono piano piano allargati e ora sono considerati nuovamente in ascesa.