venerdì, Luglio 18, 2025
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Napoletano ucciso in strada, c’è la svolta: arrestato il cognato. «Maltrattava mia sorella»

A meno di 24 ore dai fatti, sono già a una svolta le indagini sull’omicidio di Gennaro Tirino, avvenuto mercoledì mattina a Legnano. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio, hanno fermato nella notte Antonio Calello, 29 anni, residente a Legnano, sospettato di essere l’autore dell’omicidio del trentottenne di Castellanza (Varese), ucciso in via Torquato Tasso. Il giovane meccanico ha confessato: è stato lui, alle 8.20 di mercoledì, a sparare contro Tirino, pluripregiudicato per i reati di spaccio e reati contro il patrimonio. Il pregiudicato è crollato a terra morendo immediatamente, colpito da sette colpi di pistola, almeno due dei quali alla testa.
Tirino, noto negli ambienti criminali della zona, era stato condannato a cinque anni per violenza sessuale su due ragazzine, sorelle tra loro, di 13 e 17 anni. Gli episodi risalgono al 2006. Nei giorni scorsi la compagna aveva presentato nei suoi confronti una denuncia per maltrattamenti. Dopo la separazione dalla moglie, Tirino viveva

in un appartamento di Castellanza con la compagna e una figlia di 16 anni, avuta da lei. Si guadagnava da vivere come «procacciatore di lavoro» per la carrozzeria Salini, di via Gabriele D’Annunzio, a trecento metri da via Tasso: l’accordo con l’officina prevedeva, come racconta una responsabile della rimessa, che Tirino indicasse ad amici e conoscenti proprio l’azienda di via D’Annuncio nel caso vi fossero interventi da effettuare sulle auto a seguito di incidenti o atti vandalici