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Da ‘magliaro’ a capo della piazza di spaccio più grande d’Europa, tutta la storia di Paolo Di Lauro

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E’ andata in onda ieri la prima delle quattro puntate di Kings of Crime,, serie factual di Discovery Italia – prodotta con ZeroStories – condotta da Roberto Saviano sulla storia dei più grandi boss della camorra, ‘ndrangheta e i cartelli della droga messicani. Ieri la prima tappa sul “caso Italia”, in prima tv su Nove, le prossime sono in America Latina, Spagna, Portogallo, Francia e in Germania, grazie alle capacità produttive di un network internazionale e alla fama di un autore conosciuto in tutto il mondo.
Quattro puntate – tre biografie e una lunga intervista, inedite – che raccontano, dunque, tre delle organizzazioni criminali più potenti della storia. E, tra queste, c’è appunto la storia di Paolo Di Lauro – detto Ciruzzo ‘O Milionario – il boss napoletano alla cui vita Saviano si è ispirato per costruire il personaggio di don Pietro Savastano di Gomorra.
Saviano ha raccontato l’adolescenza di Paolo di Lauro, figlio adottivo nato nel quartiere di Secondigliano. “Ha iniziato come magliaro, ossia venditore di ‘pezze’ usate nei mercatini di Napoli. Poi ha iniziato a delinquere, diventando il braccio destro del boss di allora Aniello La Monica. Di Lauro è stato il

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primo – ha raccontato Saviano – ha fiutare il business della droga ed in breve tempo, dopo aver ammazzato il suo padrino, ha trasformato Scampia e Secondigliano nella più grande piazza di spaccio d’Europa con un fatturato di 15 milioni di euro al mese”. Poi ha raccontato l’ascesa del clan di Lauro, la vita da fantasma, la faida con gli Scissionisti ed il rapporto con i figli fino all’arresto che ha posto fine al suo impero.

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