Home Cronaca DEL GIUDICE (LEGAMBIENTE): “BASTA CON LO SCEMPIO AMBIENTALE DEL GIUGLIANESE”

DEL GIUDICE (LEGAMBIENTE): “BASTA CON LO SCEMPIO AMBIENTALE DEL GIUGLIANESE”

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GIUGLIANO– Per capire perché Napoli e la Campania si affaccendino così tanto intorno alle cataste di rifiuti, in un’emergenza gravida di angosce medievali e capace di mobilitare i vescovi e scatenare rivolte e spaccare le colazioni, occorre partire da qui, da Giugliano. E’ a Giugliano che si concentrano molte della attività del Commissariato Straordinario per l’emergenza campana dei rifiuti. Cdr e stoccaggio, tritovagliatura, discariche, invasi per la Fos. Abbiamo chiesto il punto della situazione ad uno degli ambientalisti più impegnati nell’area a Nord di Napoli, Raffaele Del Giudice, dirigente regionale di Legambiente e presidente del circolo territoriale.




Presidente, cosa succede a Giugliano?

In questo momento la questione ambientale sembra peggiorare. La faccenda è drammatica per tutti gli aspetti inquinanti riguardanti questa zona: centrale turbogas, inquinamento da continui incendi di rifiuti, scarichi abusivi, fos, cdr, piattaforme di stoccaggio e in ultimo anche la discarica in costruzione a Sette Cainati.




L’emergenza si allarga?

Sicuramente l’emergenza si è già allargata. Contribuiscono a questo una gestione scandalosa dell’impianto di cdr , un’altrettanta gestione scandalosa delle piattaforme da parte del commissariato e infine l’ultimo “regalo” di Sette Cainati.




Sette Cainati, il Commissariato di Governo ha bloccato i lavori del nuovo invaso. Crede che il cantiere resterà chiuso?

La mia esperienza di ambientalista e le battaglie condotte da dieci anni per la salvaguardia di questa zona mi dicono che il Commissariato non ha intenzione di mollare il progetto. Non ci convince l’impiego di mezzi così pesanti che hanno devastato una strada e hanno recintato in maniera così permanente un pezzo di terra in cui poi non si vorrebbe realizzare una discarica. Mi sembra un controsenso. Il denaro – sia il Commissariato che la Fibe – non lo buttano: per loro il rifiuto è un affare.




La zona di Sette Cainati potrebbe essere valorizzata diversamente?

Nel corso della nostra ultima iniziativa – vale a dire un giro escursionistico dell’area – abbiamo costatato che la vocazione agricola, gastronomica e turistica di quella zona offrirebbe possibilità di sviluppo per agriturismo, siti archeologici di interesse nazionale (non dimentichiamo i ritrovamenti di reperti risalenti all’età romana) e soprattutto per la produzione di colture di origine controllata. E’ un assassinio voler fare lì una discarica. Basta puntare su Giugliano. Abbiamo già pagato troppo per l’emergenza rifiuti. Un altro immondezzaio ci eleggerebbe a definito polo dei rifiuti della Campania.



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Cdr e piattaforme di stoccaggio a Giugliano. Cosa è stato fatto e cosa rimane da fare.

Sono innegabili alcuni risultati ottenuti con le nostre lotte assieme al comitato Ponte Riccio di alcuni mesi fa. Nell’arco di un mese c’è stato un peggioramento generale del funzionamento del cdr, con le fos stracolme e di nuovo il cortile pieno di balle. Quello che desta ulteriore preoccupazione è lo sventramento della zona agricola di fronte all’impianto, dove avevamo bloccato una prima trance di piattaforme. Il Commissariato ha aspettato che si calmassero le acque, per poi avviare i lavori di stoccaggio in una nuova piattaforma. Tra l’altro molte della balle sono completamente prive del rivestimento in nylon.



Accennava agli scarichi abusivi di rifiuti. Ci sono novità?

Gravissime novità. Sembra strano che il Commissariato, la Provincia e tutti gli organi di controllo si concentrino solo su come risolvere il problema rifiuti a senso unico. Si continua a fingere di non vedere gli incendi di materiale plastico da parte di inquinatori ignoti, gli scarichi abusivi nelle nostre campagne. Non si decide di affrontare il problema degli ingombranti, non si da un impulso alla raccolta differenziata, non c’è controllo del territorio. Siamo una zona abbandonata al destino degli inquinatori, siano essi pubblici o abusivi.




Otto anni di Commissariamento. Come crede sia stata gestita l’emergenza rifiuti in Campania, prima dal centrodestra e ora dal centrosinistra?

Il problema è uno: l’approccio verso il rifiuto. Il commissariamento è stato gestito in maniera mediocre da entrambi. La vera lacuna resta la raccolta differenziata.



Quali sono le proposte di Legambiente per uscire dall’emergenza rifiuti?

Introduzione del reato ambientale, coinvolgimento della cittadinanza in una seria raccolta differenziata spinta ad oltre il 60%, attivazione degli impianti di compostaggio per la frazione umida e la costruzione di qualche piccolo impianto di termovalorizzazione , che sia però di dimensioni tali da bruciare soltanto un piccolissimo residuo di rifiuto non smaltibile.

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