C’è un negozio che aderisce ad un’associazione antiracket tra i due bersagli della stesa al rione Sanità: un particolare da non sottovalutare. Si fa sempre più improbabile l’ipotesi della casualità. Sono quattro intanto le stese registrate nel rione Sanità negli ultimi dieci giorni, l’ennesima dimostrazione di un’escalation nella ‘guerra di bande’ in atto nel quartiere. Si spara ai muri, ai vestiti, si prende di mira chiunque sia appartenente alla famiglia rivale: un clima che è tornato a riaccendersi e che vive di fiammate improvvise. Sembra mantenersi su un equilibrio sottilissimo il clima nei vicoli cari a Totò.
«Quattro stese in 10 giorni al Rione Sanità. Sparano ai muri, ai vestiti stesi ai balconi, si fanno dispetti, ragazzi che lavorano che hanno come unica colpa di “appartenere” a qualche famiglia vengono picchiati e derisi nelle piccole vendette trasversali, fino a quando non succederà una nuova tragedia. Mentre il quartiere è vivo più che mai, mentre si continua a fare comunità, mentre si studiano e si realizzano progetti di riqualificazione, mentre continuano anche i lavori per la videosorveglianza, quattro gatti terrorizzano le nostre strade, le nostre piazze». A scriverlo in un post su Facebook è il presidente della III municipalità, Ivo Poggiani. «Sono stufo, si intervenga, chiudeteli in galera e lavoriamo sulle nuove generazioni. La foto dei buchi nel muro con il cartello di Totò pare un manifesto politico della inconsistenza delle istituzioni, mi ci metto pure io dentro. Dobbiamo fare tutti di più», conclude.