sabato, Luglio 19, 2025
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Città sotto choc, neonato trovato morto nel cassonetto dei rifiuti: era in un sacchetto

Due dipendenti di una ditta di trattamento rifiuti di Musile di Piave, nel Veneziano, come ogni giorno stavano setacciando i residui della raccolta differenziata quando all’improvviso si sono bloccati e hanno stentato a credere ai propri occhi. Dal macchinario automatico che apre i sacchetti infatti è emerso un corpicino senza vita di un neonato in avanzato stato di decomposizione. Così, hanno chiamato subito i carabinieri di San Donà.
Il bimbo aveva ancora un tratto del cordone ombelicale attaccato ma i militari non hanno potuto stabilire né il sesso né la provenienza e la data in cui la madre possa essersi disfatta del neonato. «Nell’azienda — spiega il capitano dei carabinieri Dario Russo — vengono trattati rifiuti della raccolta differenziata provenienti da

molte regioni del centro-nord Italia e il lotto che era in lavorazione sarebbero riferibile alla raccolta differenziata di alcuni giorni fa». Alle indagini parteciperanno anche il nucleo investigativo di Mestre e gli esperti del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma – riporta il Corriere.it – Vista la complessità dell’indagine, gli uomini dell’Arma hanno lanciato un appello affinché chiunque abbia visto o sappia qualcosa chiami il 112 per aiutare gli inquirenti. Intanto la procura di Venezia ha disposto l’autopsia per avere più dettagli sulle cause del decesso e per risalire al profilo genetico.