Non si dà pace Maria Esposito, la mamma di Vincenzo Ruggiero il 25enne ucciso, all’interno di un appartamento sito in via Boccaccio ad Aversa, dal suo rivale in amore. La donna parla alle telecamere della trasmissione Quarto Grado, e lancia un appello affinchè tutta la verità venga a galla, cerca dei testimoni anche in forma anonima che possano
dare un contributo allo sviluppo delle indagine. Secondo la donna l’assassino, Ciro Guarente, quella notte tra il 7 e l’8 luglio non era solo, aveva un complice che l’ha aiutato ad occultare il corpo. Un omicidio premeditato, secondo l’avvocato Luca Cerchia, legale della famiglia Ruggiero e la criminologa Alessandra Sansone, consulente della famiglia di Vincenzo. Durante la trasmissione una donna di Ponticelli, luogo dove è strato ritrovato a pezzi il corpo di Vincenzo, a volto coperto ha dichiarato all’inviata Mediaset che quella notte si sentivano forti rumori
provenire dal garage. Una testimonianza non di poco valore e che accende i riflettori sull’ingarbugliata vicenda. Ora le domande sono d’obbligo: Come mai nessuno ha lanciato l’allarme rispetto a questa anomalia? Perchè il titolare del garage dove è stato trovato Vincenzo ha avvisato i carabinieri solo dopo l’arresto di Ciro Guarante? Chi erano gli altri complici? Tante domande che per ora non trovano risposta.