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Il boss Zagaria contro la fiction ‘Sotto Copertura 2’: polemiche sulla presunta pedofilia e l’omicidio della figlia

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E’ piaciuta molto al pubblico la fiction su Michele Zagaria, gli ascolti sono stati alti ma non sono mancate le polemiche. Le critiche si sono mosse per alcune bugie che la fiction avrebbe raccontato rispetto alla verità, bugie che hanno fatto infuriare anche il boss dei Casalesi.
In una lettera indirizzata alla redazione del Mattino dallo studio legale Sartoris Lettieri (difensori del boss) «a nome e per conto di Michele Zagaria e della sua famiglia» sono state segnalate «inesattezze e falsità che i nostri assistiti hanno già evidenziato ai vertici della Lux Vide e della stessa Rai». Nella lettera, cui si chiede di dare massima visibilità, i legali annunciano di aver depositato un ricorso cautelare presso il Tribunale di Roma «al fine di difendere e tutelare la propria immagine ed identità personale».

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In sostanza i legali «intendono precisare che ciò che viene narrato non è assolutamente realistico e molti sono i particolari inventati dagli sceneggiatori: uno fra tutti, e forse il più grave, quello che dipinge Michele Zagaria come un uomo attratto sessualmente dalla giovane figlia della famiglia che per anni lo ha ospitato: cosa che ha profondamente offeso e disgustato il nostro assistito». Del resto già noi di InterNapoli avevano affrontato questo argomento sulle critiche alla presunta pedofilia mai esistita del boss (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DI INTERNAPOLI). Un’altra bugia è quello sull’esistenza della figlia Agata, fatta ammazzare dal boss da un suo affiliato, rappresentata nella fiction dall’attrice Alejandra Onieva. Omicidio che nella realtà non è mai stato effettuato. Di queste incongruenze ne ha parlato anche la nota giornalista Marilena Natale, la quale ha evidenziato le differenze tra la fiction e la realtà.
Tra i punti affrontati ci sono anche quello dell’esistenza della figlia e della presunta pedofilia del boss. “Agata nella fiction, non è la figlia di Michele Zagaria, ma la figlia dell’amico, Alberto Beneduce, ucciso alla fine del 1989. La vedova di Beneduce, si chiamava Paola Stroffolino e venne uccisa con il suo amante, da Dario De Simone, perché la vedova non aveva rispettato il lutto. Michele Zagaria, prese la bambina e la nonna, madre dell’amico e le portò a Casapesenna a casa della sorella Beatrice. Zagaria è una merda ma non é un pedofilo, e la famiglia di Vincenzo Inquieto non erano insofferenti alla sua presenza. Anzi! Gli sono stati accanto fino alla fine e quando il boss, venne portato via, si fermo ad abbracciare, la padrona di casa Rosaria Massa”, chiarisce la giornalista nel suo post su Facebook. Dunque ora bisogna capire cosa la Rai risponderà alla lettera degli avvocati del boss, il caso potrebbe avere anche strascichi in tribunale.

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