sabato, Luglio 19, 2025
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«La guerra ai Di Lauro decisa in un summit nel lotto T/B», quattro i membri di quella riunione

La faida di Scampia, una delle più dure guerre di camorra di Napoli, fu decisa a tavolino in un anonimo appartamento del Lotto T/B di via Fratelli Cervi a Secondigliano. Lo racconta Gennaro Notturno, il pentito della camorra che quindici giorni fa ha deciso di passare dalla parte dello Stato. Un racconto il suo ricchissimo di particolari e per ora top secret, ma alcuni svelati in anteprima da Il Roma. Innanzitutto sulla data dell’omicidio che ha scatenato la guerra delle Vele. Tutti l’hanno fatta risalire al duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, avvenuto il 28 ottobre del 2004 ma invece l’agguato che secondo Notturno aveva scatenato le ostilità fu quello di Luigi Aliberti, uomo del clan Di Lauro.«Era quello un messaggio a Cosimo Di Lauro che non ha capito che eravamo pronti a tutto e così ci fu poi il duplice omicidio a Scampia al quale ho partecipato direttamente».

Notturno spiega che adecidere a tavolino della faida furono Cesare Pagano, Raffaele Amato, Arcangelo Abete, Ciro Mauriello. E adesso “’o sarracino” ha deciso di pentirsi e di aprire uno squarcio sull’intera storia oscura della faida di camorra.