Ieri sera nel programma televisivo ‘Quinta Colonna’, in onda su Rete 4 si è discusso del caso di Walter Onichini. Il macellaio di Padova nel 2013 ferì uno dei tre ladri che si erano introdotti nella sua abitazione di notte. Oggi è accusato di tentato omicidio e rischia addirittura di essere condannato ad un risarcimento record.
Il ladro ferito è Elson Ndreca, un albanese di 25 anni, che nella notte del 22 luglio 2013 si introdusse abusivamente nella villetta di Onichini con altri due complici, totalizzando un bottino di 4000 euro e le chiavi dell’auto, un Audi S4 parcheggiata nel vialetto, che i ladri avrebbero voluto portare via.
E’ a quel punto che Onichini, per difendere la compagna Sara e il loro bambino di 20 mesi, li mette in fuga, sparando alcuni colpi con il suo fucile a pompa, e uno di questi va a segno: Ndreca cade a terra, ferito alla milza e ad un rene. Secondo la testimonianza di Onichini,
ribadita anche durante il processo, l’uomo avrebbe caricato il ladro in macchina per condurlo in ospedale ma, dopo due chilometri, Ndreca lo avrebbe minacciato con un oggetto simile ad un cacciavite, costringendolo ad accostare per scendere dalla macchina e darsi alla fuga. Dopo un periodo in ospedale, il ladro trascorre alcuni giorni in carcere a seguito dei quali gli viene concesso l’obbligo di firma, da cui fugge. Con ben sette estradizioni a suo carico, Ndreca viene preso in Belgio dove aveva collezionato una nuova serie di furti; tornato in Italia chiede un risarcimento di ben 324mila euro ad Onichini e accusa la compagna per alterazione della scena del crimine. Il 30 novembre è stata fissata l’udienza per il processo dove Ndreca è accusato della rapina e in cui Onichini si è costituito parte civile come danneggiato; secondo la difesa, sarebbe stato il ladro a minacciare il macellaio per costringerlo ad accostare e scendere dalla vettura. Ma l’accusa oppone che sarebbe stato lo stesso Onichini ad abbandonarlo.
Per questo, nel processo iniziato nel 2015 al tribunale di Padova e che terminerà tra un mese, rischia fino a 5 anni di carcere e al pagamento di un maxi risarcimento; il ladro è tornato in Albania, mentre i due complici non sono mai stati trovati.