sabato, Luglio 19, 2025
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«Era lo stratega del gruppo delle Palazzine», Catuogno partecipava alle riunioni dell’Alleanza di Secondigliano

Il gruppo delle palazzine che ha provato a scalzare i Mallardo poteva contare su un pezzo da novanta della camorra giuglianese, Gennaro Catuogno. Conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di ‘o scoiattolo, Catuogno, anche grazie alle intercettazioni telefoniche, emerge come capo e organizzatore di ‘quelli delle palazzine’. E’ Catuogno che stabilisce le strategie criminali anche con riferimento ai rapporti da tenere con gli altri clan, è lui che insieme a ‘Nellino’ (Aniello Di Biase) pianifica le estorsioni. Gli affiliati invero si rivolgono a Catuogno per ottenere la sua autorizzazione al mutamento delle strategie criminali. Anzi, in più di un’occasione, si è ascoltato Catuogno per tenere a freno gli affiliati intenzionati a rompere definitivamente con i Mallardo.

A parlare tra gli altri del ruolo di Catuogno è stato Domenico Pirozzi:«Sotto Feliciano Mallardo nella zona San Nicola c’è Giuliano Amicone. Sotto di loro vi sono Michele Olimpio, Michele Di Biase e Gennaro Catuogno». A queste dichiarazioni è possibile aggiungere che nell’aprile del 2000 quando la squadra mobile di Napoli arrestava Francesco Mallardo quest’ultimo era in compagnia di tutti i capi dell’Alleanza di Secondigliano: erano presenti oltre a Catuogno, Patrizio Bosti cognato di Mallardo, Pasquale Salomone, Feliciano Mallardo, Giuliano Amicone, Domenico Pirozzi, Carlo Granata. La prova dell’assoluta caratura criminale di Catuogno e dei rapporti tra i giuglianesi e quelli di Secondigliano.