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Partita di calcetto tra padri detenuti e figli, splendida iniziativa nel carcere di Secondigliano

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Sostenere la genitorialità grazie ad una partita di calcio assaporando, seppur solo per un’ora, la normalità del rapporto tra padre e figlio. È lo scopo precipuo alla base dell’evento La Partita con Papa, celebratosi ieri nella Casa Circondariale di Secondigliano. I detenuti sono scesi in campo sotto gli occhi dei figli, ma anche di sorelle, fratelli, nipoti e mogli, in un clima di festa data l’ulteriore possibilità, al di là dei colloqui settimanali già stabiliti, a chi è attualmente recluso di abbracciare i propri cari. «Lo scopo principale di quest’iniziativa – spiega Carmen Forino, direttore del Reparto Tirreno della Casa Circondariale – è quello di allietare i normali tempi di attesa dei colloqui tra chi attualmente si trova al carcere di Secondigliano e i familiari, soprattutto i bambini (sino a 10 anni di età ndr) per sostenere l’attività della genitorialità».

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A sostenere La Partita con Papà l’associazione Bambinisenzasbarre e il Ministero di Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Al momento il numero dei detenuti nella Casa Circondariale di Secondigliano si aggira 1100, ai quali vanno aggiunti i circa 160 in regime di semilibertà. Bruno Boccuni, funzionario giuridico pedagogico del carcere, ricorda: «Negli ultimi tempi l’età media dei detenuti si è un po’ abbassata. Al di là di ciò, grazie alla Partita con Papa, sostenuta da Bimbisenzasbarre, chi si trova qui può avere un’occasione in più di incontro con i propri figli, dato che la logistica dei colloqui non è così agevole. La situazione qui è migliorata, contando anche nel fatto che la politica continui a mostrare sensibilità ed impegno per un processo lungo per il trattamento sociale nelle carceri».

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