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Aversa. Operaio napoletano morto dopo il crollo del solaio all’università, dieci persone a processo

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Sono dieci le persone rinviate a giudizio per il crollo del solaio di uno degli edifici nel complesso monumentale dell’Annunziata che ospita la facoltà di Ingegneria, ad Aversa in via Roma dove due anni fa morì un operaio nel corso dei lavori di ristrutturazione. A deciderlo, a due anni da quel tragico 29 ottobre del 2015, il gip del tribunale di Napoli Nord in Aversa. Andranno a processo: Agostino e Raffaele Tizzano, 35 e 39 anni, originari di Acerra, ma residenti a Mariglianella, titolari della ditta Co.Res., con sede in Venafro; Salvatore Di Caprio 58 anni, di Aversa, quale

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direttore dei lavori; Amedeo Lepore, 57 anni, di Santa Maria Capua Vetere, quale responsabile di progetto; Ciro Frattolillo, 52 anni, di Casandrino, quale responsabile del procedimento; Giovanni Battista De Santis, 58 anni, di Ruviano, quale coordinatore della sicurezza; Massimo Magrone, 52 anni, di Lecce, quale responsabile del procedimento in fase di esecuzione; Nunziante Guadagno, 45 anni, di Castellammare, collaudatore in orso d’opera; Aniello Mocerino, 46 anni, di Somma Vesuviana, quale direttore tecnico dell’impresa; ancora Agostino Tizzano, quale legale rappresentante della Co.Res..

Accuse relative ad una serie di atti tesi alla valutazione di quanto, a quei tempi, si stava realizzando. Decisione che è giunta a distanza di due anni dal crollo. Nell’arco di questi due anni sono stati tantissimi i sopralluoghi e le perizie tecniche, ma il momento di porre la parola fine alla vicenda sembra ancora essere lontano. Erano le 18,45 di giovedì 29 ottobre 2015, quando si sentì una sorta di boato e venne giù un solaio intermedio. A perdere la vita Luciano Palestra, 41 anni, napoletano, di Massa di Somma, piccolo centro del Vesuviano. Con lui, impegnato a rinforzare il solaio dell’edificio che ospita la facoltà della Sun, c’erano altri due colleghi, riusciti a scappare. Presente anche il fratello della vittima che nulla potette fare per salvarlo.

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