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«Lello Amato teneva un chimico che gli raffinava la droga», il pentito svela il segreto di ‘a vicchiarella

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Dopo la faida di Scampia e l’arresto di Paolo Di Lauro, il lavoro che Lello Amato svolgeva per “Ciruzzo o milionario” ha iniziato a svolgerlo per conto suo riuscendo a far fruttare i suoi canali e le conoscenze acquisite nel corso degli anni. A raccontarlo è stato il pentito Giovanni Piana, appartenente agli Abbinante, che a proposito del ruolo di Lello Amato ha affermato:
“Quando io mi trovavo a Sahater , dove venivano i trafficanti marocchini a contrattare e a portarci la merce, mi dissero che poco distante c’era un altro gruppo di napoletani, per la precisione a Col de Fez e che tra questi vi era un certo O Lello che trafficava cocaina. Io capii che si trattava di Raffaele Amato però non l’ho mai incontrato in Spagna. In Italia – si legge nelle deposizioni di Piana riportate da Lineapress – precisamente a Mugnano di Napoli, l’ho visto in una sola occasione. Abete, Marino ci dicevano che Amato svolgeva effettivamente questa attività indicandomi genericamente la zona di Barcellona. Loro mi spiegarono che O Lello aveva un contatto diretto con più di un trafficante colombiano il quale si incaricava di portare la droga non raffinata prima in Africa e poi

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dall’Africa arrivava in Spagna. La droga una volta arrivata a Barcellona, veniva messa in un deposito e raffinata da un chimico cioè da un tecnico laureato che rendeva la cocaina più utilizzabile al dettaglio. Lui praticava dei prezzi molto più competitivi sui mercati internazionali e nazionali rispetto ad altri. La droga ce la faceva recapitare direttamente a Napoli e ce la vendeva a 16.000 euro al kg. Gli altri la vendevano a 27-28mila euro al kg e non la consegnavano a Napoli”.

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