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Emergenza loculi, si cerca un accordo

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VILLARICCA. IL PROBLEMA SARÀ DISCUSSO IN CONSIGLIO

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VILLARICCA – Assegnazione dei loculi al cimitero di Villaricca. Stasera l’argomento arriva in discussione del consiglio comunale e lo scontro tra le opposte forze politiche si preannuncia davvero serrato.
La questione è di quelle che scottano. I politici dovranno superare gli scogli burocratici, mettere da parte le beghe interne e votare i criteri per assegnare i 909 loculi già pronti. Le richieste non superano la disponibilità, ma per stilare le relative graduatorie si cerca un’intesa da mesi. L’inghippo consiste in una vecchia storia di bandi di concorso, affissi e poi invalidati da successivi provvedimenti comunali. Nel caos, i cittadini attendono di conoscere il destino delle loro richieste, presentate prima nell’87 e poi nel 2000.
Si tenta, così, di trovare un accordo e assegnare subito le nicchie. Ma qual è l’orientamento dell’Amministrazione comunale?
«Si pensa di concedere una corsia preferenziale – dice il consigliere della Margherita, Roberto Landi – alle famiglie che hanno esigenza di trasferire nella nicchia un proprio caro da esumare». Insomma si tampona l’emergenza, ma non si trascura l’esigenza di un ulteriore ampliamento. Attualmente risulta saturo il 75% degli spazi, mentre la parte ancora libera resta in mano ai privati. Così nel giro di pochi anni si dovrà mettere mano alla realizzazione di una nuova area cimiteriale. Soluzione che richiede tempi lunghi: resta ancora da individuare il terreno. Ma nell’immediato?
«Andiamo in consiglio per pretendere – dice Valentino Ligobbi di Forza Italia – che si discuta di un metodo trasparente per l’assegnazione dei loculi pronti».
Nel mirino della minoranza anche la commissione assistenza che nell’arco di 18 mesi non è riuscita a mettere a punto una bozza di criteri per l’assegnazione. Nel frattempo è aumentato il numero dei defunti da riesumare. La media annua della mortalità a Villaricca risulta di 120 persone. Questa cifra diventa il parametro di riferimento per il calcolo dello spazio da destinare ai campi di inumazione. Il conto è facile: ogni fossa, comprese le distanze, occupa mq 3.50 e nei prossimi cinque anni serviranno 2100 mq, mentre ne sono disponibili solo 1739. Di loculi, invece, ne sono stati completati 909, mentre altri 564 si possono da ricavare in edifici in via di realizzazione, 135 in spazi inutilizzati e 70 nel secondo stralcio. C’è un altro parametro che non si trascura. Si devono fare i conti anche con gli interessi dei privati. La prelazione ha lo scopo di mettere fine al mercato delle nicchie, cioè di evitare che alcuni acquistino dal comune a prezzi stracciati e poi rivendano alle famiglie che ne hanno necessità a prezzi maggiorati. Lo scarto risulta essere consistente: da 7/800 a 2/3000 euro. Un altro passo sarà il regolamento delle pratiche funerarie con l’accertamento delle tariffe per tumulazioni e scavi. Si arriva alla discussione dopo anni di delibere. Il progetto generale per l’ampliamento del cimitero, che prevedeva la realizzazione di 1584 loculi, fu approvato nel 1987 e dopo due anni venne pubblicato il relativo bando. Il secondo bando arriva nel 2000. Firmato dal vicesindaco Galdiero, venne poi rettificato con ordinanza sindacale da Campanile a fine dicembre.


Tonia Limatola – Il Mattino 14novembre 2002

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