«Se Luca è stato capace di fare quello che ha fatto a un suo familiare, a suo fratello, immagino ciò che avrebbe potuto fare a me, dormendo dietro la porta accanto». Non usa mezze parole Andrea Varela Marquez, la ragazza che è stata la coinquilina di Luca Materazzo a Siviglia prima che il 37enne venisse arrestato perchè indicato come l’assassino di suo fratello Vittorio. No non ho avuto una relazione con Luca, non mi sono mai fidata di lui, è un tipo strano, ma non immaginavo fosse un criminale», ha detto la ragazza in un’intervista riportata dal Mattino.
Quando è stato fermato nel bar La Terraza dove lavorava, nell’Avenida Ramon y Cajalil giovane aveva in tasca non la sua carta di identità, ma il Dni di Andrea. «L’avevo perduto per le scale un mese fa, portando fuori la spazzatura e, per fortuna, avevo denunciato la scomparsa. Due giorni fa ho scoperto che lo aveva raccolto Luca e tenuto per sé, forse per acquistare biglietti di treno o autobus, per i quali si esige un numero di identificazione».