Aveva soltanto cinque anni il bambino a cui è stata, ingiustamente, tolta la vita. A compiere il folle gesto è stato proprio il padre, vale a dire chi in primis doveva badare in primis alla salute di quell’anima innocente. E invece Hamid -trovato morto nella sua abitazione a Cupramontana, in provincia di Ancona- è stato ucciso dal papà intorno alle 21 di ieri. L’uomo, apparso frastornato e incalzato dal pm Valentina Bavai non ha risposto ai quesiti che gli sono stati posti, ma ha fornito agli inquirenti un quadro sufficienti per mostrare la sua colpevolezza.
Come si può leggere su AnconaToday, l’uomo disoccupato avrebbe soffocato il figlio in auto. Ma in casa, in via Bonanni, il bambino ancora vivo è stato portato dai parenti e questi ultimi hanno allertato i soccorsi del 118, le voci però erano incomprensibili e, a quel punto, il cellulare è passato in mano ad un’altra voce: “C’è un bambino che non respira più, correte!”.
Giunti sul posto i sanitari hanno notato il bambino a terra e con tanto sangue che gli usciva dal naso. Mentre lo soccorrevano, la madre è stata colta da un malore. Le indagini continuano, va comunque ricostruito tutto il quadro. L’auto dove sarebbe avvenuto l’omicidio, una Toyota Yaris parcheggiata in via Bartolini, a pochi metri dall’abitazione, è stata sequestrata e portata alla Compagnia dei Carabinieri di Fabriano che, insieme a quelli della stazione di Cupramontana, coaudiuvano il lavoro dei carabinieri del Nucleo Investigativo.