Continua la ‘telenovela’ intorno alla piscina comunale di Melito. Il romanzo si è arricchito negli ultimi giorni di un ulteriore capitolo in una storia lunga più di trenta anni. L’impianto, rientrante nei servizi assicurati per la costruzione di uno dei due comparti dell’ex legge 219/81, è sempre stato al centro del dibattito politico. Costruita, mai utilizzata e, per un certo periodo, destinata ai combattimenti clandestini tra cani, la struttura di via Madrid è da sempre una nota dolente delle amministrazioni comunali che si sono succedute: finanziamenti ottenuti e revocati, fondi recuperati ‘per i capelli’, mutui accesi e progetti sono passati sulle scrivanie del settore dei lavori pubblici senza mai però arrivare allo step dell’inizio dei lavori.
E mentre il cantiere continua a essere coperto dalla vegetazione che cresce spontaneamente, questa mattina i consiglieri di opposizione Pietro D’Angelo e Raffaele Caiazza hanno protocollato una richiesta di accesso agli atti relativi ai finanziamenti assegnati al Comune per i lavori di ristrutturazione della piscina: documentazione della gara e le quote del mutuo versate dall’inizio del procedimento che, secondo i consiglieri di opposizione, sarebbero state perse per l’ennesima cancellazione dei finanziamenti regionali stanziati per la messa a nuovo dell’impianto di via Madrid. L’ennesima revoca di una lunga serie che allontanerebbe ulteriormente la data di riapertura della struttura diventata col tempo più uno slogan elettorale che un progetto vero e proprio. “Abbiamo chiesto tutti gli atti. A quanto pare si sono persi tutti i finanziamenti, ma nonostante tutto stiamo continuando a pagare le quote del mutuo accese per un cantiere mai partito” ha dichiarato Agostino Pentoriero di Mdp.
Nel settembre del 2015, nell’allora amministrazione Carpentieri traspariva ottimismo per una veloce apertura dell’impianto sportivo in seguito all’affidamento, per cui si attendeva solo il placet della stazione unica appaltante, alla C.C.C Bologna. Da allora sono trascorsi più di due anni, ma i cancelli di via Madrid sono rimasti chiusi e la struttura è stata ulteriormente vandalizzata e danneggiata da un incendio che ha colpito il secondo piano dell’impianto. Si attende adesso la scrittura del prossimo capitolo di una storia infinita. Al momento dal Comune non giungono conferme né smentite.