martedì, Luglio 22, 2025
HomeCronacaSant'Antimo. I Cesaro copiano i Russo, Gigino come Aurelio: Armando lascia la...

Sant’Antimo. I Cesaro copiano i Russo, Gigino come Aurelio: Armando lascia la Camera al papà

“In politica bisogna dare spazio ai giovani”, “gli anziani devono mettersi da parte”, “candidate solo ragazzi”. Sono solo alcune delle frasi che quotidianamente si sentono ripetere in tv ed inondano i social, eppure c’è una città che va particolarmente controcorrente che si parli di destra o di sinistra.
Aveva fatto discutere lo scorso anno la scelta di Aurelio Russo di accettare l’invito di guidare la coalizione di centrosinistra a trazione Pd. Capogruppo uscente in consiglio comunale era, infatti, suo figlio Domenico Antonio Antimo, che in molti

pensavano potesse essere pronto per concorrere per la poltrona più ambita della città. Così non fu perché ai nastri di partenza si presentò il già due volte sindaco, con Domenico Antonio Antimo relegato dietro le quinte a sostenere papà Aurelio.

Una scelta se non altro vincente, visti i risultati delle amministrative scorse, ma di certo molto molto chiacchierata.
Da sempre chiacchierati sono gli avversari di sempre, i Cesaro che in prima persona, o tramite persone a loro vicine, hanno conteso a Russo la leadership cittadina.
I Russo ed i Cesaro non sono mai stati così vicini come in questo momento, visto che a meno di un anno di distanza dal primo caso, la patata bollente è passata dall’altra parte della barricata.
La candidatura alla Camera dei Deputati di Armando Cesaro, attuale capogruppo in Regione Campania di Forza Italia, sta perdendo consistenza settimana dopo settimana. A ‘fare le scarpe’ al rampollo di casa Cesaro, sarebbe proprio Gigino, determinato a conservare uno scranno romano.
Le quotazioni dell’ex presidente della Provincia di Napoli sono in nettissimo rialzo e nella Capitale viene già dato per candidato certo in luogo del giovane Armando.
Scricchiolii domestici o gioco di potere familiare? Molto più probabile la seconda ipotesi, con i Cesaro che in questo caso, con ogni probabilità, continuerebbero ad assicurarsi una poltrona sia in Regione che alla Camera.